Il difensore dell’ex procuratore di Pavia Mario Venditti, ha depositato un ricorso al Tribunale del Riesame contro il decreto di perquisizione e sequestro eseguito nella giornata di venerdì 26 settembre 2026. L’atto riguarda l’inchiesta della Procura di Brescia che ipotizza a carico del magistrato, ora in pensione, il reato di corruzione in atti giudiziari. Sotto la lente di ingradimento ci sarebbero oltre 800 file, tra audio e tabulati, da esaminare. Se le intercettazioni riguardano i giorni a ridosso dell’interrogatorio di febbraio, i tabulati partono dal gennaio 2017, abbracciando un periodo più ampio.
Stando a quanto riporta la Provincia Pavese, i contatti tra Andrea Sempio e l'allora responsabile della polizia giudiziaria Silvio Sapone, che non è indagato. I tabulati mostrano che il 21 gennaio Sapone avrebbe chiamato tre volte Sempio, che lo avrebbe a sua volta ricontattato il giorno dopo con due telefonate di 5 minuti e 52 secondi, ma c’è anche un sms. Non è disponibile il contenuto dei contatti, ma sono ritenuti sospetti dagli inquirenti bresciani, anche perché Sapone non ne avrebbe fatto relazione.
Garlasco, bomba di Mario Venditti sui pm che lo indagano: "Due bias cognitivi"
L'ex pm di Pavia, Mario Venditti, reagisce al fuoco. È stato infatti depositato al Tribunale del Riesame il r...“Attività arbitrarie – non c’era urgenza – che hanno violato la privacy di un privato cittadino“, così il legale di Venditti sulle tre perquisizioni in contemporanea nelle case dell’ex magistrato, a Pavia, Genova e Campione d’Italia. Secondo l’accusa, Venditti avrebbe ricevuto denaro per favorire Andrea Sempio, recentemente nuovamente indagato per l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto a Garlasco nell’agosto del 2007. La difesa, invece, parla di una “distorsione” della funzione requirente.