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Cuneo, follia pro-Pal: Israele fuori dal campionato addestratori di cani

di Francesco Storacesabato 11 ottobre 2025
Cuneo, follia pro-Pal: Israele fuori dal campionato addestratori di cani

( Ansa)

2' di lettura

No, vabbè. A Roma si dice così quando ti imbatti nei tipi strani, quelli che nella vita non hanno altro da fare che mettersi in mostra per dare fastidio al prossimo. Già siamo in difficoltà per capire quel che può succedere nella partita di calcio di martedì prossimo che a Udine contrapporrà Italia e Israele ma solo per ragioni agonistiche, che già arriva pure l’addestramento per cani a dividere in fazioni i soggetti in campo. La follia pro-Pal è ormai senza limiti. Chi se ne frega della pace in Medio Oriente, del piano di pace di Trump, del via libera degli Stati arabi e persino di Hamas: a Cuneo non passa lo straniero, soprattutto se ebreo.

Se si smette di bombardare in Medio Oriente non cambia lo scenario, né le posizioni del presidio permanente “Cuneo per Gaza” in piazza Europa, ribattezzata “Piazza Palestina”, e sono due gli appuntamenti che ieri sono stati promossi dal coordinamento. Alle 12,30, allo stadio comunale Pedona di Borgo San Dalmazzo, una protesta per dire “No a Israele” al Campionato del Mondo Fci di Mondioring, rassegna cinofila di addestramento cani razza Pastore Belga, inaugurato mercoledì e che continuerà fino a domani, domenica. Motivo: la presenza di 7 concorrenti israeliani (Paese vincitore dell’edizione 2024 in Grecia), la cui bandiera non ha sventolato con le altre 20 Nazioni presenti alla sfilata d’apertura dell’evento «per non mettere in difficoltà – hanno spiegato - gli altri partecipanti».

Tutto questo perché gli attivisti contestano il fatto che a differenza degli atleti russi (esclusi dagli eventi sportivi internazionali al quarto giorno di invasione dell’Ucraina), quelli di Israele (8 fronti di guerra aperti negli ultimi due anni in Medio Oriente, ma nessuna sanzione vincolante) continuano a gareggiare in tutto il mondo.
Come se fosse un loro problema.

Nel frattempo è già scattata l’allerta rossa a Udine, in vista della partita di martedì prossimo tra Italia e Israele per le qualificazioni ai Mondiali di calcio. Dal pallone ai Pastori Belga: secondo indiscrezioni, tra gli israeliani a Borgo, alcuni avrebbero un passato nell’esercito Idf. «Non vogliamo uno stato genocida- riporta un volantinoe una squadra di torturatori dell’Idf alle competizioni sportive. Rompere con Israele. Stop genocidio». La questura di Cuneo ha disposto un servizio d’ordine per presidiare la manifestazione. Poi, il secondo appuntamento in programma alle 18, in piazza Europa, sempre a Cuneo, per l’incontro con Abderrahmane Amajou, 39 anni, attivista braidese della missione umanitaria Global Sumud Flotilla, rientrato lunedì in Italia dopo la detenzione in Israele. Un po’ di protagonismo non fa mai male per chi è già stato consigliere comunale di Bra: «Durante la detenzione, lui, le sue compagne e i suoi compagni hanno subito pressioni, intimidazioni e violenze fisiche e psicologiche, nel tentativo di costringerli a firmare il rimpatrio “volontario» e a rinunciare alla propria testimonianza politica» scrive il coordinamento in una nota. La noia continua.
Ma il mondo va avanti.

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