Segregato e ridotto in schiavitù
Liberato dopo due anni a Eboli
L'ennesimo caso di segregazione si è compiuto a Eboli, dove un uomo è stato tenuto prigioniero per due in una stanza pericolante, priva di pavimenti e di servizi igienici. Dopo Natasha Kampusch, la giovane austriaca rapita a 10 anni e tenuta prigioniera per 8 anni, dopo Elisabeth Fritzl, segregata in una casa-bunker e violentata dal padre per 24 anni, e il caso della donna di Trento tenuta prigioniera dal marito per 50 anni, stessa sorte è toccata questa volta a un 45 enne di Eboli. L'aguzzino, Alessandro Somma, 54 anni, di Campagna, agente penitenziario in pensione è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Eboli, nel salernitano. Il pensionato è aveva ridotto in schiavitù il suo progioniero,i costingendolo a lavorare nei campi e ad accudire alcuni pit-bull di giorno erinchiudendolo di notte in una stanza chiusa con un grosso lucchetto. Il malcapitato, durante questi due anni di prigionia, era anche riuscito a fuggire due volte, ma era sempre statorintracciato da Somma e ricondotto con la forza al casolare nellaperiferia di Eboli in località Scorziello. A denunciare l'episodio e quindi a consentirealle forze dell'ordine di poter intervenire, è stato un conoscente dellavittima. L'arrestato dovrà rispondere dei reati di sequestro di persona e riduzione inschiavitù.