La revoca del mandato di Massimo Lovati da parte di Andrea Sempio, indagato nel caso Garlasco, rischia di trasformarsi in un boomerang per il 37enne. Dopo mesi di difesa, spesso con teorie che Lovati definiva "sogni", l’avvocato potrebbe ora rappresentare un pericolo. Lovati, vincolato dal segreto professionale, ha dichiarato: "Ho il segreto professionale che mi impedisce di dire quello che so". Tuttavia, tramite il suo legale Fabrizio Gallo, che lo difende da accuse disciplinari e dalla chiusura delle indagini per sue affermazioni contro il defunto professor Angelo Giarda (ex avvocato di Stasi), ha sferrato un duro colpo.
Gallo ha criticato la decisione di Sempio di licenziare Lovati e ha smontato l’alibi dello scontrino: "Se lui continua a usare quello scontrino, va contro un muro: lo scontrino è falso. Lovati sostiene che, se una persona è innocente, non ha bisogno di correre per trovarsi un alibi; perché dire che era lontano dal posto in cui è stata uccisa Chiara Poggi? Per Lovati lo scontrino è solo un indizio: se non si trova il riscontro esterno, come ad esempio una telecamera per fornire la prova della sua presenza, è carta straccia", ha affermato a Storie Italiane. Gallo ha anche lasciato trapelare la rabbia di Lovati: "Avete visto, rispetto a quando Lovati diceva che era tutta una fandonia e si sarebbe arrivati all’archiviazione, oggi già parla di rinvio a giudizio: ha cambiato idea e, stranamente, cambia quando si sente, a mio avviso, colpito dal fatto che Sempio lo liquida dopo nove anni in cui è stato vicino".
Sempio, il nuovo avvocato: "Cos'ho fatto prima di accettare l'incarico"
"Lo abbiamo tempestato di domande per tutta la mattinata, fino a quando i vostri operatori non ci hanno intercettat...Anche Angela Taccia, attuale legale di Sempio, ha confermato tensioni: "È stata una decisione veramente sofferta. Però è il cliente che deve decidere e io non ho proferito parola su questo. Certo, sappiamo Andrea e io che l’avvocato Lovati è un genio nel suo campo. Però, ultimamente, ahimè, forse aveva altre priorità. La sua priorità non è sembrata più Andrea. Quindi, riunioni rinviate per magari partecipare a trasmissioni televisive o il fatto che non partecipasse a riunioni per la strategia difensiva. Questo ha minato la fiducia del cliente inevitabilmente".