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Torre dei Conti, l'urlo, poi il massaggio cardiaco: come è morto l'operaio

martedì 4 novembre 2025
Torre dei Conti, l'urlo, poi il massaggio cardiaco: come è morto l'operaio

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Octay Stroici, 66 anni, operaio rumeno di Suceava residente alla periferia di Roma, è morto la sera del 3 novembre sotto le macerie della Torre dei Conti, a largo Corrado Ricci. Lavorava per la Edilerica alla rimozione dell’amianto in un cantiere quasi concluso quando, alle 11.20, un crollo improvviso lo ha sepolto a due metri di profondità. Per 11 ore i vigili del fuoco (reparti Saf e Usar) hanno scavato con droni, aspiramacerie e mani nude; lo hanno toccato dopo il primo cedimento, ma un secondo crollo li ha costretti ad allontanarsi.

Stroici ha gridato per ore sotto la polvere, protetto solo da assi e ringhiere. Un medico del 118 gli ha iniettato un antidolorifico e applicato ossigeno. Estratto vivo alle 22, è arrivato al Policlinico Umberto I in arresto cardiocircolatorio; rianimato per un’ora, è deceduto alle 00.20.La moglie Marianna e la figlia (arrivata da Lecce) hanno atteso con l’ambasciatrice rumena Gabriela Dancau e il sindaco Gualtieri. I colleghi, coperti di polvere, hanno detto: "È uno dei nostri, rimasto lì sotto. All’improvviso è crollato tutto e non l’abbiamo più visto".

Torre dei conti, morto l'operaio estratto dalle macerie dopo 10 ore

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La premier Giorgia Meloni ha scritto su X: "Esprimo profondo dolore e cordoglio, a nome mio e del governo, per la tragica scomparsa di Octay Stroici, l’operaio rimasto vittima del crollo della Torre dei Conti a Roma". "Siamo vicini alla sua famiglia e ai suoi colleghi in questo momento di indicibile sofferenza", aggiungendo ringraziamenti ai soccorritori.La Procura indaga per disastro colposo; il cantiere è sequestrato.