Si è dato alla fuga Elia Del Grande, l'uomo condannato a trent'anni di carcere per la cosiddetta "strage dei fornai" del 1998, quando sterminò la sua famiglia (padre, madre e fratello). Del Grande alcuni giorni fa è scappato dalla casa lavoro di Castelfranco Emilia dove era stato mandato a trascorrere sei mesi poiché ritenuto socialmente pericoloso. Ed ecco che in una lettera indirizzata a VareseNews l'uomo spiega le ragioni della sua fuga. "Il mio gesto è dovuto alla totale inadeguatezza che ancora incredibilmente sopravvive in certi istituti, come le case lavoro, che dovrebbero tendere a ri-socializzare e reinserire con il lavoro, per l’appunto cosa che non esiste affatto".
Il 49enne è dunque fuggito in una località ancora segreta, con le autorità che lo stanno cercando concentrando le ricerche in Sardegna e nella zona del Varesotto. Del Grande ha deciso di far arrivare la propria missiva alla redazione varesotta perché è "l’unica testata giornalistica che ha messo in evidenza che non è un'evasione e che non vi è una realtà penale perseguibile ma che è solo un semplice allontanamento". Poi le ragioni: "Mi sono trovato ad avere a che fare ogni giorno con gente con serie patologie psichiatriche - si legge - la terapia, chiaramente psicofarmaco, viene data in dosi massicce a chiunque senza problemi. L’attività lavorativa esistente è identica a quella dei regimi carcerari. Le case di lavoro oggi sono delle carceri effettive in piena regola con sbarre cancelli e polizia penitenziaria, orari cadenzati, regole e doveri. Con la piccola differenza che chi è sottoposto alla casa di lavoro non è un detenuto, bensì un internato, ovvero né detenuto né Libero, nessuna liberazione anticipata, nessun rapporto disciplinare, ma solo proroghe da sei mesi in su che servirebbero, in teoria e non in pratica, a riabituare il sottoposto a misura di sicurezza al tessuto sociale esterno contenendolo e dandogli opportunità lavorativa, quest’ultima attualmente è negata se non solo con turnazioni identiche a quelle carcerarie".
Elia Del Grande in fuga, sterminò la famiglia: caccia all'uomo in tutta Italia
È ricercato in tutta Italia Elia Del Grande, l’uomo condannato per la terrificante “strage dei fornai...Da qui l'accusa al magistrato di Sorveglianza che, attraverso la sua decisione, gli ha fatto perdere quello che era riuscito a ottenere: "Avevo ripreso in mano la mia vita, ottenendo con sacrificio un ottimo lavoro dando tutto me stesso in quel lavoro che oggi mi hanno fatto perdere senza il minimo scrupolo, mi riferisco alla magistratura di sorveglianza, avevo ritrovato una compagna un equilibrio i pranzi le cene il pagare le bollette le regole della società, tutto questo svanito nel nulla per la decisione di un magistrato di Sorveglianza, che mi ha nuovamente rinchiuso facendomi fare almeno mille passi indietro riproponendomi soltanto la realtà repressiva carceraria, anzi quella delle case lavoro è ben peggio". Del Grande è indignato anche con i media: "Oggi tutte le cronache mi definiscono come il serial killer, il pazzo assassino che è sfuggito senza la minima remora e controllo, additandomi di tutte le cose del passato senza informarsi prima su cosa ho fatto da quando sono stato scarcerato il 16 luglio 2023, questo e molto altro mi hanno spinto a provare il tutto per tutto pur di uscire da quella situazione alla quale non riuscivo assolutamente ad abituarmi e a prenderne consapevolezza nonostante tutti i carceri che io abbia girato".




