Il caso del delitto di Garlasco, l'omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto 2007 nella villetta di via Pascoli, continua a riservare colpi di scena. Una nuova relazione tecnica, basata sulla Bloodstain Pattern Analysis (BPA) – l'analisi scientifica delle tracce ematiche – condotta dai Carabinieri del Ris di Cagliari, è stata depositata in Procura a Pavia il 16 settembre 2025. Questa consulenza, affidata al tenente colonnello Andrea Berti, ha impiegato tecnologie avanzate come droni e scanner 3D per ricostruire la scena del crimine, rivelando elementi che stridono con la dinamica emersa nel processo che condannò Alberto Stasi a 16 anni per l'omicidio.Secondo indiscrezioni riportate da trasmissioni come Quarto Grado e Mattino 5, la BPA confermerebbe la presenza di un solo assassino sulla scena, smentendo l'ipotesi di un complice o di più aggressori. Questo punto è cruciale: la Procura di Pavia, riaprendo le indagini nel 2025, ha iscritto nel registro Andrea Sempio (amico del fratello di Chiara) per omicidio in concorso, basandosi su DNA sotto le unghie della vittima e l'impronta n.33 (una scarpa insanguinata).
Ma la relazione dei Ris esclude tracce di un secondo killer, concentrandosi su una suola "a pallini" compatibile con una scarpa Frau 42, taglia simile a quella di Stasi.Tra le novità più intriganti, emerge un'impronta di mano all'interno della macchia di sangue alla base delle scale, dove la testa di Chiara fu sbattuta violentemente contro il pavimento. Questa traccia, immortalata in una foto scattata un mese dopo il delitto dai consulenti della difesa di Stasi – quando il sangue si era seccato – fu inizialmente scartata dai Ris di Parma come mero schizzo ematico, per le dimensioni "sproporzionate" e l'assenza di dettagli digitali. Oggi, con analisi più sofisticate, potrebbe trattarsi di un'impronta autentica, potenzialmente dell'assassino, non attribuibile alla vittima né a contaminazioni.
Garlasco, "un missile su Sempio". cosa sta per succedere
Alibi, tentativi presunti di corruzione, dichiarazioni discordanti e tanti, tanti altri elementi affollano ormai quotidi...Un'altra ipotesi rilanciata è quella di una terza aggressione a Chiara sulle scale per la cantina. Gli schizzi di sangue tra il terzo e il quinto gradino suggerirebbero un ulteriore colpo inferto alla ragazza mentre scendeva. I Ris di Parma nel 2007 avevano ventilato questa possibilità, ma una perizia per l'appello bis negò che l'assassino fosse sceso lì: le impronte della suola si fermavano prima, e l'angolo delle scale rendeva difficile un attacco dal punto indicato. Ora, la BPA riapre il dibattito: potrebbe l'impronta 33 di Sempio essere legata a questo episodio? O rafforza la pista su Stasi, di cui resta l'unica certezza il DNA sulla cannuccia dell'Estathé, come ricorda l'ex poliziotto Redaelli, consulente dei Poggi?




