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Emanuele Fiano da censurato a censore: "Proprio necessario ospitare dei neofascisti?"

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venerdì 28 novembre 2025
Emanuele Fiano da censurato a censore: "Proprio necessario ospitare dei neofascisti?"

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"È proprio necessario ospitare editori di chiara fede neofascista o neonazista?": l'ex deputato del Pd Emanuele Fiano lo ha scritto in un comunicato indirizzato "agli organizzatori e ai patrocinatori" della fiera "Più libri, più liberi” di Roma, tra i quali c’è anche il Comune. Nel suo mirino ci è finita la casa editrice "Passaggio al bosco", che a suo dire non dovrebbe essere ammessa al festival diretto da Chiara Valerio. Festival che ospita ogni anno diverse realtà editoriali al centro convegni “La Nuvola”. 

A Fiano si è accodato subito l’assessore romano alla Cultura Massimo Smeriglio, che ha definito l’invito della casa editrice come "inopportuno". Non si è fatta attendere la replica di "Passaggio al bosco" a questo tentativo di censura: sui social hanno sottolineato che le ragioni del dem sarebbero "frutto di un copia e incolla da un paio di articoli presenti in rete e già oggetto di querela da parte della nostra casa editrice". Dopodiché hanno ricordato a Fiano, indicato come esponente "del Partito sedicente 'democratico'", che "le fiere librarie non sono un party: non si viene invitati, ma ci si iscrive sottoscrivendo un contratto. Noi lo abbiamo fatto per cinque anni di fila, attendendo pazientemente che si liberasse uno spazio. Non partecipiamo su delega invito o raccomandazione, ma perché svolgiamo il lavoro di editori".

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Contro la richiesta di Fiano anche l'Associazione italiana editori, che organizza l’evento nella Capitale: "L’Aie non ha mai selezionato né mai selezionerà gli espositori che richiedono uno stand sulla base degli orientamenti culturali, politici e della linea editoriale delle case editrici, fermo restando il rispetto da parte di queste di tutte le leggi, che spetta alla magistratura appurare".

Strano, comunque, che una richiesta del genere arrivi da Fiano che proprio di recente ha subito in prima persona un tentativo di censura: in occasione di un suo intervento all’Università Ca’ Foscari, i Giovani comunisti gli hanno impedito di parlare, accusandolo di sionismo. Ora si rende protagonista di un episodio che sembra molto simile.

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