Dal 2026 arrivano i rimborsi dei pedaggi autostradali: i disagi causati da cantieri e blocchi del traffico non resteranno più senza conseguenze per i concessionari. L’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha infatti dato il via libera alla proposta avanzata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, introducendo il diritto al rimborso del pedaggio per gli automobilisti penalizzati da rallentamenti significativi o da vere e proprie paralisi della circolazione.
Il ministro Matteo Salvini ha accolto con soddisfazione il provvedimento, definendolo una misura “spartiacque” capace di rafforzare le tutele per i cittadini e di ristabilire un principio di equità tra utenti e gestori. Secondo Salvini, il nuovo sistema di rimborsi rappresenta una risposta concreta alle difficoltà quotidiane di chi affronta code, ritardi e disservizi spesso inevitabili, ma non per questo privi di responsabilità. L’obiettivo dichiarato è quello di garantire maggiore trasparenza e qualità del servizio, facendo sì che i disagi non ricadano esclusivamente su chi viaggia.
LA NORMA SPIEGATA PUNTO PER PUNTO
Dal 2026 i disagi subiti in autostrada daranno diritto a un rimborso: lo prevede una delibera approvata dal Consiglio dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART), che definisce criteri, soglie e modalità di applicazione del meccanismo compensativo.
ENTRATA IN VIGORE
Le nuove misure sui rimborsi scatteranno in due fasi:
- entro il 1° giugno 2026 per i casi di blocco della circolazione e per i cantieri presenti su percorsi interamente gestiti dallo stesso concessionario;
- entro il 1° dicembre 2026 per i cantieri che insistono su tratti affidati a concessionari diversi.
Nella fase iniziale, fino al 31 dicembre 2027, ART monitorerà l’applicazione della normativa e il corretto funzionamento del sistema. È prevista una verifica di impatto entro il 31 luglio 2027, al termine della quale potranno essere apportati eventuali correttivi.
RIMBORSI CANTIERI
Il diritto al rimborso varia in base alla lunghezza del percorso interessato:
- percorsi fino a 30 km: il rimborso scatta sempre, indipendentemente dal ritardo;
- percorsi tra 30 e 50 km: il rimborso è previsto con uno scostamento minimo di 10 minuti;
- percorsi superiori a 50 km: il rimborso si attiva con un ritardo di almeno 15 minuti.
ABBONATI/PENDOLARI
Anche gli utenti abituali e i pendolari beneficeranno delle stesse tutele previste per chi utilizza l’autostrada occasionalmente. In presenza di lavori che compromettono in modo significativo la percorribilità del tragitto abituale, sarà inoltre possibile recedere dall’abbonamento.
ECCEZIONI - QUANDO NON SONO DOVUTI RIMBORSI
Il rimborso non è previsto:
- per importi inferiori a 10 centesimi (quelli superiori vengono accreditati a partire da 1 euro);
- se sul tratto è già applicata una riduzione generalizzata del pedaggio;
- in caso di cantieri emergenziali legati a incidenti, eventi meteo o idrogeologici imprevedibili, attività di soccorso e successivi ripristini;
- nella fase iniziale di applicazione, anche per i cosiddetti cantieri mobili.
Resta comunque l’obbligo per i concessionari di informare in modo adeguato gli utenti sullo stato e sulla programmazione dei lavori.
RIMBORSI BLOCCO TRAFFICO
Nei casi di blocco totale o quasi della circolazione, il rimborso sarà calcolato sul pedaggio della tratta interessata secondo queste soglie:
- da 60 a 119 minuti: rimborso del 50%;
- da 120 a 179 minuti: rimborso del 75%;
- 180 minuti o più: rimborso integrale del 100%.
APP UNICA PER TUTTI I GESTORI
Tutte le informazioni su viabilità e rimborsi saranno disponibili tramite una app unica nazionale, valida per tutti i concessionari, con procedure di rimborso automatiche. Chi non utilizza l’app potrà comunque fare richiesta attraverso numeri verdi o portali web dedicati messi a disposizione dai gestori.
RECUPERO DEI COSTI CORRELATI AI RIMBORSI CANTIERI
La disciplina dei rimborsi sarà inserita nelle nuove concessioni e applicata anche a quelle in corso mediante atti aggiuntivi collegati all’aggiornamento dei piani economico-finanziari. A regime, i rimborsi per i cantieri non potranno essere recuperati tramite il pedaggio. Per le concessioni già in essere è previsto un periodo transitorio: recupero totale nel 2026 e 2027, poi progressivamente ridotto fino al 2030 (75% nel 2028, 50% nel 2029, 25% nel 2030). Secondo ART, l’impatto finale sui pedaggi sarà sostanzialmente impercettibile per gli utenti.
BLOCCO TRAFFICO PER CAUSE DIVERSE
Quando il blocco della circolazione dipende da eventi di forza maggiore, debitamente dimostrati dal concessionario, i costi dei rimborsi potranno essere recuperati attraverso il pedaggio.




