A pochi giorni dalla consegna della perizia genetica di Denise Albani sul DNA sotto le unghie di Chiara Poggi, l’inchiesta sul delitto di Garlasco del 13 agosto 2007 entra nel vivo. Il 18 dicembre scade l’incidente probatorio, che potrebbe decidere la sorte di Andrea Sempio, indagato per concorso in omicidio e sempre estraneo ai fatti. La sua difesa punta a dimostrare che le sue tracce in casa e sul corpo siano dovute a contaminazione, mentre per gli inquirenti confermano la presenza il giorno del delitto.
La posizione di Sempio è tornata sotto i riflettori per errori nelle indagini del 2008, inclusa l’archiviazione frettolosa. Il 4 ottobre di quell’anno, durante l’interrogatorio in caserma a Vigevano, lui raccontò di un malore con febbre che richiese l’ambulanza, ma il verbale non ne fa cenno e i presenti, come il colonnello Gennaro Cassese e il maresciallo Flavio Devecchi, non lo ricordano. Tuttavia, la puntata di "Quarto Grado" del 6 dicembre 2025 ha mostrato un certificato del 118 che conferma l’intervento alle 11:30, durante l’interrogatorio. Il documento parla di lipotimia, una debolezza improvvisa con rischio di svenimento, senza menzionare la febbre: un dettaglio che spinge a chiamare i soccorsi, ma lascia aperte domande sulle cause.Nello stesso giorno, a "Far West" di Salvo Sottile, si è acceso lo scontro tra l’avvocato Antonio De Rensis (difesa di Alberto Stasi) e Selvaggia Lucarelli, scettica sulle nuove indagini.
Al centro, le foto scattate da Sempio il giorno del delitto fuori dalla villetta di via Pascoli, prima da solo e poi col padre. Lucarelli le vede normali, come curiosità giovanile: "Avvalorano il racconto di Sempio, non svelano segreti. Ora Stasi è un martire, Sempio deve giustificarsi". De Rensis ribatte che sono centinaia e potrebbero rivelare dettagli: "Danno un quadro di quelle ore, con la famiglia e lui col papà, ma lasciano il tempo che trovano".




