Un’operazione di marketing territoriale ben riuscita. Varese sembra diventare una destinazione sempre più ambita, non solo per chi cerca una nuova casa in Lombardia, ma pure per chi guarda al nostro Paese dall’altra parte dell’oceano. Il progetto “Vieni a vivere a Varese”, creato per valorizzare l’area come luogo attrattivo in cui risiedere, lavorare e investire, sta riscuotendo un interesse in continua crescita. «L’iniziativa nasce- spiegano i promotori- con l’obiettivo di raccontare le opportunità offerte dalla zona in termini di qualità della vita, sistema produttivo, servizi e contesto ambientale, mettendo in luce le sue eccellenze e il suo potenziale di sviluppo». Negli ultimi mesi sono stati superati i confini italiani, attirando l’attenzione di media e pubblico stranieri.
In particolare, a seguito di una pubblicazione dedicata all’iniziativa da parte di ANSA Brasile, sono pervenute circa 3.000 richieste di informazioni da cittadini carioca, un dato assai curioso che testimonia concretamente la capacità del territorio varesino di suscitare attenzione in ogni continente, e in particolar modo nel Sud America. La risonanza mediatica è stata ulteriormente rafforzata dalla realizzazione di un servizio televisivo dedicato a “Vieni a vivere a Varese”, andato in onda all’interno di “Domingo Espetacular”, uno dei programmi di approfondimento più seguiti a Rio e dintorni, trasmesso da un’emittente televisiva nazionale RecordTv.
Visti i risultati decisamente positivi, la Camera di Commercio di Varese ha quindi deciso di rilanciare l’iniziativa riaprendo i termini del bando con alcune novità significative. La prima riguarda l’età: la fascia dei beneficiari è stata ampliata, partendo dai 18 anni per arrivare dai precedenti 40 a un massimo di 45 primavere. Un cambiamento pensato per intercettare una platea più vasta di professionisti e famiglie che desiderano stabilirsi nella città lombarda. Oltre all’ampliamento della fascia di età dei beneficiari, il nuovo bando presenta qualche modifica: l’accesso, insieme agli altri requisiti richiesti, risulterà per coloro che abbiano sottoscritto, a decorrere dal 1° luglio 2025, o sottoscrivano un nuovo contratto di lavoro come lavoratore dipendente, sia a tempo indeterminato (a tempo pieno o parziale), sia a tempo determinato di durata almeno pari a sei mesi rinnovabili, nonché un contratto di apprendistato, con un’impresa avente sede o unità locale iscritta alla Camera di Commercio di Varese. Sono altresì ammissibili contratti di lavoro subordinato (inclusi contratti di somministrazione) stipulati con imprese non aventi sede legale o unità locale in provincia di Varese, a condizione che la prestazione lavorativa sia resa in via esclusiva, prevalente e continuativa presso la sede o l’unità locale di un’impresa situata nel territorio della provincia di Varese e iscritta alla Camera di Commercio di Varese.
Il beneficiario dovrà essere residente nel territorio della provincia di Varese a decorrere dal 1° luglio 2025 o entro non oltre 90 giorni (effettivi) dalla data di comunicazione dell’ammissione al beneficio. Bisogna ricordare che risulta necessaria la cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione Europea, mentre in caso di cittadinanza extra -Ue viene richiesto il regolare permesso di soggiorno.
Il beneficio consiste in un contributo esentasse di 2.000,00 euro annui per ciascuna annualità del triennio 2026/2028, fino a un massimo di 6.000,00 euro per persona fisica, erogato sotto forma di voucher annuale utilizzabile per l’acquisto di diverse tipologie di beni e servizi. La richiesta di contributo deve essere trasmessa esclusivamente in modalità telematica tramite la piattaforma “ReStart”, accedendo tramite SPID, CNS, CIE.
Le domande possono essere presentate fino al 31 marzo 2026. Che dire? Se la confinante provincia di Como vive di una splendente luce turistica, gli altri distretti lombardi devono studiare intelligenti operazioni di promozione per tenere il passo...




