Ha una sua teoria su Garlasco, Lino Banfi, e in queste ore sta facendo parecchio rumore sui social. Intervistato da Hoara Borselli nel suo podcast Sette vite, il grande attore comico pugliese dice la sua tra le altre cose anche sul delitto di Chiara Poggi, avvenuto la mattina del 13 agosto del 2007.
Dopo 18 anni, alla condanna in via definitiva a 16 anni di carcere di Alberto Stasi, all’epoca dei fatti fidanzato della vittima, a inizio 2025 si è aggiunta la clamorosa nuova inchiesta della Procura di Pavia su Andrea Sempio, amico di gioventù di Marco Poggi, fratello di Chiara, indagato per concorso in omicidio della ragazza. Secondo Banfi, però, la pista è sbagliata.
“Mi interessano molto i programmi che trattano casi di cronaca e che stimolano il dibattito pubblico”. Su Garlasco, caso che lo “coinvolge personalmente”, spiega quindi l’attore, “io sono sempre più convinto che l’autore di alcune violenze potrebbe essere una donna. Quando una donna odia un’altra donna, la violenza può diventare incontrollabile. Le tracce di brutalità che si osservano, secondo me, sono opera di una donna”.
Banfi, consapevole di aver espresso una teoria “estrema, conclude: “Ammettiamo, in via teorica, che siano colpevoli sia Stasi sia Sempio. La mia impressione rimane quella: certi atti di violenza sembrano più tipici di un’aggressione femminile”.




