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L'esercito è a Reggio, un alleato in più contro la 'ndrangheta

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Hanno preso servizio gli 80 soldati che presidieranno obiettivi sensibili come la procura e il palazzo di giustizia

Roberto Amaglio
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Come anticipato meno di due settimane fa, l'esercito ha iniziato oggi il suo servizio d'ordine nella città di Reggio Calabria. Alle ore 13, infatti, la prima squadra degli 80 soldati ha iniziato a presidiare gli obiettivi fissi dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di Reggio Calabria: il palazzo di giustizia, la sede della procura generale, il Cedir, dove sono ubicati la Procura ed altri uffici giudiziari, oltre all'abitazione del procuratore generale Salvatore Di Landro. Un espediente reso necessario dopo che, lo scorso 3 gennaio, si è registrato l'attentato contro la procura generale, cui hanno fatto seguito le intimidazioni contro la procura della Repubblica (un bazooka è stato fatto trovare davanti alla sede della Dda) e contro l'abitazione del Pg Di Landro, davanti al portone della quale è stata fatta esplodere una bomba. Per questi funesti presagi, è stato deciso l'impiego dei soldati, che rientra nell'operazione "Strade sicure", ossia l'operazione nazionale che prevede appunto l'utiilizzo dell'esercito per la sorveglianza di obiettivi sensibili. "La presenza dell'Esercito a Reggio Calabria è un segnale importante dell'attenzione dello Stato per la situazione della città - ha affermato confortato il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone -. Si tratta di un fatto positivo per il contributo che i militari daranno per la vigilanza di alcuni obiettivi sensibili perché questo consentirà a Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza di impiegare maggiori risorse per l'attività investigativa".

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