Casa, intesa governo-regioni
Silvio: "In circolo 70 miliardi"
Sul piano casa c'è l'intesa tra governo e regioni. "La conferenza Unificata ha approvato il testo dell'accordo siglatoieri tra comuni, province, regioni e governo", ha sottolineato soddisfatto il presidente della Conferenza delle RegioniVasco Errani, in conferenzastampa a Palazzo Chigi. Al termine di una lunghissima giornata di consultazioni (e polemiche),ieri sera Silvio Berlusconi ha dato il via libera all'intesa con igovernatori. Il base all'accordo, il decreto sarà approvato entrodieci giorni, ma sarà limitato esclusivamente alla semplificazioneamministrativa dell'edilizia e all'incremento delle risorse pubblicheper l'incentivazione degli affitti agevolati. In una seconda fase, leRegioni saranno autorizzate a intervenire con provvedimenti localiche prevedono l'ampliamento delle cubature fino al 20% ma solo perl'edilizia residenziale e in particolare per gli edifici mono ebifamiliari. L'intesaprevede anche l'istituzione di un tavolo comune Governo-Regioni permettere a punto uno studio di fattibilità volto a verificare qualimisure adottare a proposito delle risorse necessarie all'ediliziapubblica residenziale. Nell'accordo, infatti, non sono previste risorseaggiuntive del Governo a sostegno dell'edilizia popolare. Gli ampliamenti dovranno essere per iso familiare e non potranno essere venduti.Inoltresono previsti abbattimenti e ricostruzioni di edifici di bassovalore. Nessun intervento, comunque, potrà essere fatto nei centristorici o in deroga alle leggi e i regolamenti comunali. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha ringraziato "per la pazienza ilpresidente Errani, l'assessore Colozzi e tutti gli altri presidenti diRegione" che hanno permesso di superare le difficoltà e arrivare ad unaccordo "che fa bene al Paese". Lo si è appreso da alcuni deipartecipanti fra le autonomie locali presenti alla riunione a PalazzoChigi. "Realizzare in ogni capoluogo di provincia un insediamento urbanisticodi dimensioni tali da venire incontro all'esigenza di nuove case perchi ancora la casa non ce l'ha, specialmente per i giovani". È questoil prossimo obiettivo da centrare in accordo con le Regioni, assicura il premier Silvio Berlusconi. Ilpremier sottolinea come questo sarà il vero "piano casa", mentre quelloper l'edilizia privata siglato con le regioni può essere megliodefinito "piano famiglia". "Voglio dire che se il 10% degliabitanti di abitazioni mono- bifamiliari usassero il piano avremmoun'immissione nell'economia di circa 60-70 miliardi di euro che vengonotolti dai depositi bancari. Si tratta di 4-6 punti del Pil". Di seguito il testo dell'accordo sul Piano casa: - Le Regioni si impegnano ad approvare entro e non oltre 90giorni proprie leggi ispirate preferibilmente ai seguentiobiettivi: a) regolamentare interventi - che possono realizzarsiattraverso piani/programmi definiti tra Regioni e Comuni -al fine di migliorare anche la qualità architettonica e/oenergetica degli edifici entro il limite del 20% dellavolumetria esistente di edifici residenziali uni-bifamiliari o comunque di volumetria non superiore ai 1000metri cubi, per un incremento complessivo massimo di 200metri cubi, fatte salve diverse determinazioni regionali chepossono promuovere ulteriori forme di incentivazionevolumetrica; b) disciplinare interventi straordinari di demolizione ericostruzione con ampliamento per edifici a destinazioneresidenziale entro il limite del 35% della volumetriaesistente, con finalità di miglioramento della qualitàarchitettonica, dell'efficienza energetica ed utilizzo difonti energetiche rinnovabili e secondo criteri disostenibilità ambientale, ferma restando l'autonomialegislativa regionale in riferimento ad altre tipologie diintervento; c) introdurre forme semplificate e celeri per l'attuazionedegli interventi edilizi di cui alla leggera a) e b) incoerenza con i principi della legislazione urbanistica ededilizia e della pianificazione comunale.Tali interventi edilizi non possono riferirsi ad edificiabusivi o nei centri storici o in aree di inedificabilitàassoluta.Le Leggi regionali possono individuare gli ambiti nei qualigli interventi di cui alle lettere a) e b) sono esclusi olimitati, con particolare riferimento ai beni culturali ealle aree di pregio ambientale e paesaggistico, nonchè gliambiti nei quali i medesimi interventi sono favoriti conopportune incentivazioni e premialità finalizzate allariqualificazione di aree urbane degradate. La disciplina introdotta dalle suddette leggi regionaliavrà validità temporalmente definita, comunque nonsuperiore ai 18 mesi dalla loro entrata in vigore, salvodiverse determinazioni delle singole Regioni. - In caso di mancata approvazione delle leggi regionali neltermine stabilito, il Governo e il presidente della Giuntaregionale interessata, congiuntamente, determinano lemodalità procedurali idonee ad attuare compiutamentel'accordo, anche ai sensi dell'art. 8, comma 1, della leggen. 131/2003. - Entro dieci giorni dalla sottoscrizione del presenteAccordo, il Governo emanerà un decreto-legge i cuicontenuti saranno concordati con le Regioni e il sistemadelle autonomie con l'obiettivo precipuo di semplificarealcune procedure di competenza esclusiva dello Stato, alfine di rendere più rapida ed efficace l'azioneamministrativa di disciplina dell'attività edilizia. Il Governo e le Regioni ribadiscono la necessità assolutadel pieno rispetto della vigente disciplina in materia dirapporto di lavoro, anche per gli aspetti previdenziali eassistenziali e di sicurezza nei cantieri e la necessità dimettere a punto una procedura che garantisca trasparenzacome, per esempio, quella utilizzata per lo sgravio Irpefdel 36%. - Il Governo si impegna, inoltre, confermando integralmentegli impegni assunti con l'Accordo sottoscritto con leRegioni in merito al sostegno all'edilizia residenzialepubblica, ad avviare congiuntamente con le Regioni e leautonomie locali uno studio di fattibilità per un nuovopiano casa che individui, in aggiunta alle risorsedell'Accordo sopra indicato, e compatibilmente con lecondizioni di finanza pubblica, risorse pubbliche e privateper soddisfare il fabbisogno abitativo delle famiglie oparticolari categorie, che si trovano nella condizione dipiù alto disagio sociale e che hanno difficoltà adaccedere al libero mercato della locazione. Viene fatta salva ogni prerogativa costituzionale delleRegioni a statuto speciale e delle province autonome».