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Marcia indietro del governo:

via le ronde dal decreto

Silvia Tironi
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Il governo cambia idea, e fa retro marcia a proposito delle ronde. La parte relativa alle rondeverrà infatti stralciata dal decreto anti-stupri e inserita in un apposito disegno dilegge. L'ostruzionismo messo in atto dall'opposizione avevano di fatto reso impossibile l'approvazione deldecreto senza ricorrere al voto di fiducia. Da qui la decisione di bloccare il tutto. Una scelta, quelladel centro-sinistra, che ha fatto capitolare il governo, che fino all'ultimo minuto aveva minacciato il ricorso al "voto di fiducia, il giorno 20aprile, che è figlio delle sterili polemiche della sinistra. Quello che è emersoin modo chiaro è che la sinistra, anziché cogliere l'opportunità che ilgoverno le ha offerto, e cioè modificare la legge che istituisce leronde, autorizzando esclusivamente l'impiego di ex Carabinieri,poliziotti e uomini dello Stato, per puro spirito di polemica non haaccettato neanche questo", ha dichiarato il ministro della Difesa Ignazio La Russa intervistato a 'Panorama del giorno'. Gli articoli contestatidall'opposizione saranno inseriti del disegno di legge sullasicurezza. L'accordo, raggiunto in conferenza deicapigruppo, ha consentito di sbloccare l'esame del decreto,oggetto finora di ostruzionismo da parte dell'opposizione.Il vicepresidente dei deputati dell'Idv, Antonio Borghesi,ha «preso atto con soddisfazione che il Governo ha fattomarcia indietro e ha evitato un ulteriore schiaffo alparlamento ricorrendo alla fiducia. Dopo lo stralcio dal Dldella norma sulle ronde il nostro voto sul resto delprovvedimento sarà favorevole»

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