Referendum, decide Silvio
Accordo nella maggioranza
Referendum si, referendum no, questo è il dilemma. alla fine sarà il premier Silvio Berlusconi a decidere. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Ignazio La Russa, altermine dell'ufficio politico del Pdl che si è concluso a PalazzoGrazioli: "Abbiamo deciso di affidare al presidente Berlusconi, che oltre adessere leader del partito è anche presidente del Consiglio. la decisionedi procedere con il voto il 21 giugno oppure di rinviare di un anno ilreferendum". Al Cavaliere, ai tre coordinatori delpartito, Ignazio La Russa, Sandro Bondi, Denis Verdini e al ministroper i Rapporti con il Parlamento Elio Vito è stata poi affidata la consultazione dei gruppidell'opposizione e del resto della maggioranza per valutare l'ipotesidi rinviare il referendum di un anno oppure di tenere la consultazioneil 21 giugno insieme ai ballottaggi. "Le consultazioni - spiegaMaurizio Gasparri - saranno effettuate in tempi rapidi. Ci vorrà unanorma per spostare il referendum al 21, ma lo stesso provvedimentopotrebbe allungare ulteriormente i tempi. Di questo però se neparlerà con le altre forze politiche". E sull'election day è intervenuto nuovamente il leader della Lega Nord Umbero Bossi, ospite ieri sera algiornale La Prealpina insieme allo stato maggiore della Lega varesina,il coordinatore Giancarlo Giorgetti, il presidente della Provincia,Dario Galli, i sindaci di Varese Attilio Fontana e di Tradate StefanoCandiani: "Io non ho bisogno di mettere Berlusconi con le spalle al muro: inostri rapporti sono troppo cordiali per cose del genere. A Berlusconibasta chiedere...". Nessuno strappo, dunque conBerlusconi. Parola di Bossi: "Si fanno strumentalizzazioni sulla pelledei terremotati: non è vero che separare le europee dal referendumcosterà 400 milioni in più. Costerà qualcosa, ma molto meno: bisognadividere almeno per dieci. Inoltre Maroni sta preparando unprovvedimento per cui lo spoglio delle schede sarà a costo zero. Ecomunque la legge prevede che elezioni e referendum non si possanoabbinare: sarebbe incostituzionale". Insomma una polemica, quellasull'election day, che per Bossi é solo una montatura. E ancheBerlusconi la penserebbe così. Ma allora, gli è stato chiesto, il suoj'accuse di ieri nei confronti della Lega pronta a farlo cadere? "Hadetto quelle cose - ha affermato al quotidiano l'Umberto - ad uso interno,per tenere l'equilibrio nel Pdl tra Forza Italia e An. Io e Silvio ciintendiamo sempre".