Al via ‘Sake Selection' dedicata all'antica bevanda giapponese
Roma, 10 ott. (Labitalia) - E' tutto pronto per il debutto del Sake Selection, l'edizione numero 1 della competizione internazionale promossa dal Concours Mondial de Bruxelles (Cmb) che da domani e fino al 13 ottobre a Ise-Shima vedrà sfidarsi i migliori produttori di questa antica bevanda in arrivo da tutto il Giappone. A fare la parte del leone, la prefettura di Mie che, oltre a ospitare la prima edizione del concorso, è anche la regione più rappresentativa per numero di etichette partecipanti, seguita dalle prefetture di Kyoto e di Gifu, fino ad arrivare a quelle di Nagano e Hiroshima per un totale di 13 prefetture con 280 aziende iscritte e 611 etichette in gara. Una piena adesione che fa del Sake Selection il più grande concorso al mondo dedicato al ‘Nihonshu', forte anche di un'organizzazione firmata dal Concours Mondial de Bruxelles, da 25 anni punto di riferimento nel panorama delle competizioni enologiche internazionali. Dietro ai calici un panel di giudici esperti provenienti da 19 nazioni, tra cui Italia, Francia, Germania, Stati Uniti, Cina, Corea del Sud e Australia: 35 assaggiatori professionisti (per l'80% non giapponesi) chiamati a degustare alla cieca sette categorie di sake per poi assegnare i prestigiosi Masu (riconoscimenti in platino, oro e argento) previsti da regolamento. Il tutto seguendo un protocollo ideato congiuntamente da Shinya Tasaki, presidente dell'Associazione dei sommelier giapponesi e miglior sommelier del mondo nel 1995, e dal primo Sake Samurai francese, Sylvain Huet, esperto internazionale del Sake Selection e presidente del Salon du Saké. “Con questa competizione - spiega Thomas Costenoble, direttore del Sake Selection by Cmb - vogliamo attivare un vero e proprio think tank sulla cultura del bere giapponese. Focalizzandoci sui migliori sake di tutto il Sol Levante, permettiamo infatti ai consumatori internazionali non solo di conoscerne le infinite varianti, ma anche di approfondire la storia millenaria e le diverse usanze legate a questa antica bevanda, ormai la più cool del momento". "Guardando invece ai partecipanti, sulla scia di quanto già accade con il Concours Mondial de Bruxelles, attraverso la gara - aggiunge - intendiamo offrire ai premiati un efficace strumento di visibilità, in un'ottica di promozione globale. Non a caso dopo il 21 novembre, giorno in cui si terrà la proclamazione dei risultati presso l'ambasciata del Belgio a Tokyo, partiremo con un importante roadshow che toccherà intanto New York, Bruxelles, Parigi e Roma con una serie di incontri riservati alla stampa, cerimonie, degustazioni con giornalisti e operatori e partecipazioni a fiere strategiche di settore”. Sullo sfondo della suggestiva baia di Toba, il Thalassa Shima Hotel & Resort si prepara dunque ad aprire i battenti per una tre giorni di tasting session ad alto tasso competitivo. Sette le commissioni previste per ogni sessione, ciascuna composta da 5 degustatori e un assaggiatore giapponese alle prese con un massimo di 10 sake per singole degustazioni. Ulteriori tratti distintivi sono la rappresentanza di un paese diverso per ogni commissione e la varietà dei profili professionali dei giudici (sommelier, buyer, giornalisti, ecc). Rispetto alla prassi che caratterizza di solito questo genere di competizioni, inoltre, ogni commissione non prevederà più di 30 sake alla cieca per un lasso di tempo che copre al massimo mezza giornata. Ciò al fine di garantire la massima affidabilità del processo decisionale. A precedere l'avvio dei lavori, la cerimonia ufficiale di inaugurazione in programma oggi, 10 ottobre, nella città di Tsu, la capitale di Mie, che per l'occasione festeggia con degustazioni di sake aperte anche al pubblico i 300 anni dalla fabbrica di ceramica della prefettura di Gifu Ohashi Ryouki pronta a offrire 500 Guinomi per il Sake Selection. Nel corso della giornata inaugurale, non mancheranno inoltre i momenti di approfondimento, a partire dal workshop dedicato al food pairing, che svelerà i segreti di un perfetto abbinamento tra cibo e sake (a cura del sommelier Shinya Tasaki), e da quello squisitamente tecnico, gestito da Sylvain Huet, per fare il punto con i giudici degustatori sulle modalità di svolgimento della gara. Una competizione, quest'ultima, che guarda pure alla conoscenza diretta del territorio d'origine di questa bevanda e che durante la tre giorni farà tappa in diverse città proprio per ‘toccare con mano' non solo i fattori e gli elementi che rendono questo prodotto straordinario (il riso, l'acqua sorgiva e il clima), ma anche una parte dell'immenso patrimonio storico, naturalistico e artistico di questo grande Paese del Sol Levante.