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Made green in Italy, bando per finanziare regole categoria prodotto

AdnKronos
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Roma, 12 nov. (Labitalia) - Al via il bando di finanziamento per l'elaborazione di regole di categoria di prodotto nell'ambito dello schema Made green in Italy. Con 400.000 euro, il bando promuove l'elaborazione delle regole di categoria di prodotto (le indicazioni metodologiche che definiscono i requisiti per la conduzione degli studi dell'impronta ambientale per le specifiche categorie di prodotto) necessarie per dare efficace attuazione a Made green in Italy, lo schema nazionale volontario per la valutazione e la comunicazione dell'impronta ambientale, finalizzato a promuovere le eccellenze italiane ad elevata qualificazione ambientale e a ridotto impatto sul clima. Obiettivo del progetto è consentire alle aziende italiane di misurare l'impatto ambientale di prodotti e servizi nel loro intero ciclo di vita, considerando quindi tutte le fasi: dall'estrazione delle materie prime, passando per la produzione, l'uso e lo smaltimento a fine vita. "Le filiere produttive - sottolinea Fabio Iraldo, full professor all'Istituto di management della Scuola superiore Sant'Anna - che partecipano al progetto Effige, hanno già compiuto dei passi importanti verso l'elaborazione delle regole di categoria di prodotto. Grazie a Effige le aziende attive in questi settori possono beneficiare di un punto di partenza privilegiato per realizzare dei prodotti certificati Made green in Italy, con tutti i vantaggi competitivi che una certificazione di sostenibilità rilasciata dal ministero può garantire oggi e ancor più in futuro". Il progetto Effige, che vede come partner tecnico Enea, mira non solo a sviluppare attività scientifiche di calcolo e riduzione dell'impronta ambientale dei prodotti, ma anche alla definizione di strumenti di comunicazione per valorizzare le performance di sostenibilità raggiunte. Le aziende che partecipano al progetto hanno completato il calcolo dell'impronta ambientale su alcuni prodotti rappresentativi del proprio ambito di riferimento, individuato le principali categorie d'impatto ambientale e pianificato una serie di azioni di miglioramento utili a ridurre l'impatto della produzione. Nei prossimi dodici mesi queste azioni verranno messe in pratica e, al termine del progetto, verrà ricalcolata l'impronta ambientale per valutare l'effettiva efficacia delle misure intraprese e saranno sviluppati degli strumenti operativi per rendere il metodo pef versatile, duttile e applicabile a tutte le imprese, specialmente alle pmi.

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