'La dittatura degli algoritmi', manuale per capirne influenza nel quotidiano
Roma, 23 dic. (Labitalia) - "Non sappiamo se abbiamo scritto un buon libro, di certo ne abbiamo scritto uno del quale si sentiva il bisogno, e ne stiamo avendo continue conferme: basti pensare al ricorso che la Cgil ha promosso presso il tribunale di Bologna contro l'uso dell'algoritmo Frank, utilizzato da una delle principali multinazionali del food delivery". Lo dice, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Antonio Murzio, in libreria con 'La dittatura degli algoritmi' (Diarkos editore), scritto a quattro mani con la giovanissima Chiara Spallino, laureanda in filosofia alla Statale di Milano. Il libro è una sorta di manuale di base per comprendere cosa sono gli algoritmi e come influenzano il quotidiano di ciascuno di noi, sia quando siamo al lavoro, sia quando trascorriamo il nostro tempo sui social, sia quando ci proponiamo di fare acquisti online. "Ho scelto Chiara - spiega - come coautrice non solo per la sua preparazione e la sua intelligenza, oltre al fatto che ritenevo opportuno produrre il lavoro insieme a una nativa digitale. La scelta è caduta su Chiara per il suo entusiasmo nell'affrontare le sfide. Sfide che si possono vincere solo avendo, però, un solido retroterra culturale. Mai smettere di studiare e mai perdere il gusto della curiosità: questo il consiglio che mi sento di dare. E, ovviamente, mai scoraggiarsi dinanzi agli ostacoli. Prima o poi si superano". "L'idea che piace - sottolinea - può essere partorita da chiunque, basta essere buoni osservatori di quello che ci accade intorno, e non avere pregiudizi. Prendiamo il social network più diffuso. L'algoritmo di Facebook, che si chiama Edge- Rank, dalla nascita ad oggi è stato sottoposto a numerosissimi aggiornamenti. EdgeRank governa la comparsa dei contenuti. I tre parametri iniziali erano: affinità, peso e tempo di decadimento. Sono ancora attivi, anche se in modo molto più elaborato e minuzioso, combinati ad altri fattori. L'affinità viene calcolata guardando alla frequenza dell'intensità̀ delle interazioni tra due profili: per questo le notizie provenienti dalle nostre pagine preferite e dai nostri migliori amici compaiono prima e più̀ di frequente nella home. Il nuovo algoritmo di Facebook è ancora più̀ intelligente: oltre a questi fattori considera infatti il tipo di post con cui siamo soliti interagire, e cerca di mostrarcene di simili". "Capisce anche - fa notare Antonio Murzio - da quale dispositivo ci colleghiamo più̀ spesso: se utilizziamo uno smartphone, mostrerà̀ un numero ridotto di contenuti pesanti. In più̀, mostra post che ci siamo persi nei giorni precedenti ma che continuano a ricevere interazioni significative". Un'altra novità "è la capacità di valutare il tempo di lettura che scegliamo di dedicare ad ogni post, per mostrarci quei post a cui riserviamo più secondi (come ad esempio i video che sbirciamo dall'anteprima senza aprirli davvero). Facebook riesce persino a distinguere tra reale interesse e il blocco su un post derivato da un rallentamento della connessione. Inoltre, il nuovo Facebook mostra più̀ di frequente post popolari anche da pagine che non seguiamo".