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Termini Imerese, c'è la cordata

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Fiat, l'aiuto degli imprenditori italiani

Maria Acqua Simi
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Per salvare lo stabilimento di Termini Imerese, si muovono gli imprenditori italiani. Sarà quindi una cordata tutta italiana, guidata dall'imprenditore e finanziere siciliano Simone Cimino. Sembra che il noto imprenditore punti a raccogliere un un capitale di 100 milioni, ottenendoli da società e imprenditori vicini a Cape. Di questi, 10 milioni potrebbero arrivare direttamente dal fondo Cape regione Siciliana. I restanti capitali dovrebbero giungere invitando nel progetto sia i principali sottoscrittori del fondo Cape Regione Siciliana (ovvero Regione Siciliana, Unicredit, Banca Europea per gli investimenti e la stessa Cape Live) sia un gruppo di imprenditori che organizzandosi in una cordata dovranno affiancare Cimino nell'iniziativa. E sembra che altri 100 milioni potrebbero arrivare dal partner industriale straniero che fornirà i motori. L'obiettivo sarebbe quello di convertire le linee dello stabilimento all'assemblaggio di un veicolo di piccole dimensioni a integrale propulsione ecologica da utilizzare principalmente in luoghi ad alta sensibilità ambientale o a elevata vocazione turistica.

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