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Annozero, ultimatum di Santoro a Masi

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"Ulteriori rinvii o ritardi comprometterebbero definitivamente la messa in onda"

Eleonora Crisafulli
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Ennesimo ultimatum di Santoro a Masi. Già il 14 luglio scorso il giornalista campano, rivolgendosi al direttore generale della Rai, aveva detto: "Annozero deve andare in onda". E oggi, dopo una breve tregua estiva e il nulla di fatto con cui si è concluso l'incontro di ieri, il conduttore rivolge un nuovo appello al dg, chiedendo di rimuovere gli "ostacoli burocratici" che hanno impedito finora di dare il via alla preparazione del programma. "Parole di buon senso", commenta il consigliere Rai di centrosinistra Nino Rizzo Nervo. Mentre Sergio Zavoli annuncia l'intenzione di mettere il caso all'ordine del giorno della commissione di Vigilanza. La lettera, inviata per conoscenza anche al presidente della tv pubblica Paolo Garimberti e al direttore di Raidue Massimo Liofredi, si basa su una novità: una riunione "tecnica", voluta da Masi, tra le strutture Rai coinvolte e lo stesso Santoro ha stabilito che non c'è più tempo per modificare il format. "Ulteriori rinvii o ritardi", avverte il giornalista, "comprometterebbero definitivamente la messa in onda". Nel messaggio non manca un ultimatum legale: "Le ricordo che due sentenze (le cui disposizioni non possono essere eluse pretestuosamente e artatamente) impongono che io sia impiegato nelle normali attività previste dal mio contratto con la Rai, ovvero in programmi di approfondimento informativo con un format che corrisponde perfettamente ad Annozero". Santoro ricorda anche il via libera ricevuto da Garimberti, il quale "ha pubblicamente dichiarato che 'Annozero può cominciare'", e ne deduce l'assenza di problemi editoriali o rilievi sulla trasmissione. "Se venissero fatti adesso sarebbe per me la dimostrazione che esse non sono figlie di meccanismi interni alla Rai ma di quelle pressioni politiche già venute alla luce con l'inchiesta di Trani". Masi, dicono a viale Mazzini, è "in riunione" e per ora non commenta. Zavoli, da parte sua, si dice pronto a mettersi in moto: "Contatterò per questo l'ufficio di presidenza della Vigilanza".

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