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Marina e Piersilvio: politica, no grazie

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Dopo lo scontro con Bocchino, la Fininvest nega l'ingresso in politica. E Barbara si dà al calcio

Andrea Tempestini
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Marina Berlusconi non seguirà le orme del padre. Nessuna "scesa in campo", quindi, per la presidente del gruppo Fininvest, che con una nota ha voluto smentire le ipotesi circolate negli ultimi giorni circa l'impegno politico. "Dobbiamo ribadire che non c'è nulla di vero", così la nota della società. "Si tratta di semplici illazioni e di ipotesi che nono sono mai esistite". Negli ultimi giorni l'ipotesi si era ingigantita dopo la polemica tra Marina e il braccio destro di Gianfranco Fini, Italo Bocchino. Il capogruppo alla Camera di Fli aveva dichiarato che "Berlusconi forse pensava di aver edificato Palazzo Chigi per lasciarlo a Marina e Piersilvio". Una battuta di pessimo gusto, "come quasi tutto quello che dice l'onorevolo Bocchino", aveva aggiunto Marina. Al coro di smentite si è voluto aggiungere Piersilvio Berlusconi, che con ironia ha affermato come non ci sia "nessun rischio di monarchia: escludo assolutamente, anche io, ogni coinvolgimento politico".   Anche Barbara, nel frattempo, non è da meno. La giovane figlia del Premier si appresta a fare il suo ingresso ufficiale in via Turati, sede del Milan. Lo si è appreso tramite un comunicato ufficiale della società: "Oggi la dottoressa Barbara Berlusconi ha incontrato nella sede di via Turati l'Amministratore Delegato Adriano Galliani per discutere di un suo possibile impegno all'interno del Club - recita la nota del club - L'ingresso di Barbara testimonia la grande importanza del Milan per la famiglia Berlusconi, da sempre emotivamente vicina alla squadra, e ne conferma la volontà di continuare a mantenerla ai vertici del calcio mondiale".

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