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Cicchitto: "Media contro Silvio"

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Cablegate, il capogruppo Pdl difende Letta e Cantoni. Per Capezzone c'è una "misteriosa manina"

Andrea Tempestini
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"E' in atto una offensiva mediatica contro il presidente Berlusconi e alcune delle persone a lui più vicine e con lui più leali come Gianni Letta e il senatore Giampiero Cantoni" Così Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera. OFFENSIVA MEDIATICA - "In primo luogo", continua, "è davvero singolare la selezione mirata che alcuni giornali stanno facendo di file che dovrebbero andare dal 2006 al 2009 e riguardare molti ambienti e personalità politiche di varia estrazione. Tutto il fuoco, invece, viene concentrato su alcune frasi riguardanti Berlusconi. In secondo luogo tutto è possibile tutto tranne che mettere in questione la prudenza, l'intelligenza, e la lealtà nei confronti di Berlusconi da parte di Gianni Letta e di Giampiero Cantoni, addirittura in colloqui con l'ambasciatore americano e con altre personalità della stessa ambasciata". "Fortissima è la sensazione che, trattandosi di comunicazioni che dovevano rimanere del tutto riservate, sia stato raccolto e riciclato materiale di varia e discutibile provenienza, poi in un certo senso autenticato attribuendolo a personalità dell'autorevolezza di Gianni Letta e del ruolo di presidente di un'importante commissione parlamentare e dell'amicizia con Berlusconi di Giampiero Cantoni". SINGOLARI COINCIDENZE  - Cicchitto poi ricorda che "proprio ieri, da parte di alcuni ambienti politici, Gianni Letta è stato presentato come il possibile candidato a presidente del consiglio al posto di Silvio Berlusconi che dovrebbe subito dimettersi. In sostanza il tentativo di un autentico gioco al massacro reso però in partenza del tutto destituito di ogni fondamento e credibilità dalla personalità, dalla lealtà e dall'intelligenza politica ben note di Gianni Letta e di Giampiero Cantoni ai quali va la solidarietà dei deputati del Pdl". D'ACCORDO CAPEZZONE - Per il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, "Dopo la prima ondata di rivelazioni di Wikileaks, che riguardavano tanti Paesi e tanti leader mondiali, con una forte varietà di riferimenti temporali, ora, da una valanga di files, misteriosamente stanno venendo fuori soprattutto cose che riguardano l'Italia, e in ogni caso, nell'ambito italiano, solo cose riguardanti Silvio Berlusconi e le persone a lui più vicine, a partire dal dottor Letta". Per il portavoce è "difficile non pensare a una manina che quanto meno sta selezionando il materiale con una tempistica tutta ostile all'attuale governo italiano".

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