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Il 5% delle famiglie non riesce a pagare il mutuo

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L'allarme arriva da uno studio di Bankitalia. Il Belpaese come la Spagna

Andrea Tempestini
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Allarme di Bankitalia. Una famiglia italiana su venti che accende un mutuo non riesce a rimborsarlo secondo la scadenza. Il 5% delle famiglie italiane ("formiche" per tradizone) che sottoscrive un prestito si è rivelato insolvente. Tra i sette Paesi europei analizzati dalla Banca d'Italia, l'Italia fa registrare il valore più alto insieme alla Spagna. Seguono Gran Bretagna, Francia, Finlandia, Olanda e Irlando. Lo studio sull'incremento dell'uso di politiche di prezzo basate sul rischio per i mutui utilizza i dati dell'indagine Eu-Silc, raccolti da Eurostat nel 2007, agli inizi della crisi economica. LA NOTA DI BANKITALIA - La percentuale dei proprietari di casa insolventi diminuisce tra quelli ad alto reddito, mentre cresce tra i più poveri. Le insolvenze lievitano tra disoccupati, single e impiegati con contratto a termine. "I risultati mettono in luce che in Italia vi è un legame tra il tasso di interesse sul mutuo e lo specifico rischio di credito del cliente", si legge in una nota di Bankitalia. "Per i mutui concessi dal 2000 al 2007, il differenziale di tasso di interesse fra le classi di famiglie più e meno rischiose è pari a 43 punti base. Inoltre, il ricorso a strategie di prezzo basate sul rischio specifico del debitore sembra essere cresciuto nel tempo". LE BANCHE E IL RISCHIO - Le banche insomma si fanno più prudenti e si proteggono dal rischio insolvenza non solo selezionando le domande, ma anche attraverso i rincari. Lo studio quantifica anche il premio per il rischio richiesto dalle azinede di credito nel concedere mutui. "Per quelli concessi dal 2000 al 2007 a un incremento della probabilità di insolvenza del mutuatario pari a 1 punto percentuale è associato un aumento del tasso di interesse di 21 punti base".

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