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Il Pdl non ci sta: "Killeraggio, giudici talebani"

Maggioranza reagisco allo scandalo hot. Cicchitto: "Indagine per destabilizzare quadro politico"

Giulio Bucchi
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La Procura di Milano tenta l'assalto a Berlusconi ed è immediata, e dura, la reazione degli uomini del Pdl. "All'indomani della sentenza della Consulta sul legittimo impedimento, e mentre si tenta di rasserenare il clima tornando al principio di leale collaborazione tra poteri dello Stato, arriva da Milano la notizia folle e assurda dell'indagine avviata dalla Procura per sfruttamento della prostituzione - ha osservato Osvaldo Napoli, vicecapogruppo alla Camera -. I settori politicizzati della magistratura non demordono dal loro obiettivo di dare la 'caccia' al presidente del Consiglio per impedirgli di governare l'Italia. Da Milano - ha concluso Napoli - è giunto un segnale brutto e inquietante per la democrazia". "KILLERAGGIO" - Per il deputato Giorgio Stracquadanio "se qualcuno alla procura di Milano ha creduto di interpretare la sentenza della Corte Costituzionale come un avallo a iniziative di killeraggio giudiziario fondate su porcherie da guardoni di quarto ordine per colpire il governo e il presidente del Consiglio si sbaglia di grosso. In Italia, i talebani della procura di Milano ricorrono a infamie per attaccare il governo e il premier. È un fatto di una gravità inaudita che qualche procuratore possa costantemente e impunemente attentare alle libertà democratiche". Sostegno a Berlusconi anche dal governo. I CAPIGRUPPO - Per il ministro per l'Attuazione del programma Gianfranco Rotondi "la procura di Milano collabora con la campagna del Premier sulla magistratura politicizzata. C'è solo da ringraziare per lo spot", mentre il minitro dell'Istruzione Mariastella Gelmini attacca "la persecuzione" di alcune procure nei confronti del premier. Per il capogruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri, il Premier è "sereno ed è al lavoro come sempre, come tutti noi", mentre secondo il suo "collega" alla Camera Fabrizio Cicchitto questa indagine "è un caso evidente di strumentalizzazione volta a destabilizzare il quadro politico". In un comunicato congiunto, poi, i due capigruppo hanno assicurato che "il Governo non si farà intimidire, proseguirà nella sua azione, lavorerà per ampliare la sua maggioranza e realizzare il programma nella consapevolezza che qualora ripetuti atti di destabilizzazione rendessero impossibile lavorare, la via maestra è sempre quella del ricorso alle elezioni".Bocche cucite ad Futuro e Libertà: Adolfo Urso e Italo Bocchino si limitano a dire che si occupano di questioni politiche". "STRANE COINCIDENZE" - Per il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, “ancora una volta, non appena si  creano condizioni di possibile serenità e stabilità politica, succede qualcosa che ha l'oggettiva conseguenza di turbare la vita delle istituzioni, e di alimentare un clima di aggressività e lacerazione. Era successo già dopo il 25 aprile del 2009", ricorda Capezzone. "Dopo le celebrazioni di Onna, con un premier festeggiato e omaggiato anche dai  partigiani, subito era scattata una primavera-estate di gossip e veleni, con relativa giostra mediatica, politica e giudiziaria. Sarà un caso, ma il meccanismo sembra ripetersi con regolarità, con pezzi di mondo politico (una sinistra senza obiettivi e senza progetti) che sperano sempre nella sponda di alcuni ben noti gruppi editoriali, di qualche iniziativa giudiziaria, e magari anche di qualche 'maninà non italiana. Illusioni. Chi vuole battere Silvio Berlusconi, dovrebbe avere la forza di farlo con la politica e nella politica. I governi, in democrazia, li scelgono gli elettori nelle urne, non altri, e meno che mai questo collaudato network dell'odio e del fango”, conclude. SOLIDARIETA' DELL'ADC - "Più che un invito a comparire, quello della magistratura è, da anni, il tentativo di far scomparire Berlusconi, responsabile di aver tenuto la sinistra, nonostante l'effetto tangentopoli, lontana dal Governo". Ha le idee chiare Francesco Pionati, il segretario nazionale dell'Alleanza di Centro. "Fino a che non ci sarà una riforma della giustizia che riporti la magistratura nel suo alveo istituzionale l'Italia sarà un Paese anomalo. Se il tentativo di intromettersi continuerà", Pionati, "Berlusconi si rivolga al corpo elettorale". LA LEGA NORD - “Nessuna inchiesta fermerà l'azione del governo e il percorso delle riforme. I magistrati per di più non hanno capito che le inchieste da gossip non fanno altro che screditare tutta la loro categoria agli occhi dell'opinione pubblica. I cittadini non comprendono come mai l'attenzione dei giudici sia rivolta sempre al presidente del Consiglio e non ai criminali che nelle nostre città delinquono, spacciano, rubano e svaligiano case e appartamenti”. Così Federico Bricolo, il presidente della Lega Nord al Senato. L'OPPOSIZIONE - Il leader di Sinistra e Libertà, Nichi Vendola, candidato alla leadership del Partito Democratico, si chiede invece "come si fa a tenere in piedi questo governo, con che faccia? Con che lessico, con che dignità? Con che rapporto con il resto del mondo, con che rapporto con il Vaticano?".  Anna Finocchiaro, la capogruppo del Pd al Senato, invece definisce "davvero stucchevole vedere e sentire gli attacchi del Pdl alla magistratura, colpevole solo di svolgere il proprio dovere, rispetto a una vicenda squallida che non fa che danneggiare il nostro Paese".

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