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Antitrust chiude l'istruttoria su Google

No all'abuso di posizione dominante, il motore di ricerca accetta impegni dell'autorità. La richiesta: "Ora legge nazionale"

Andrea Tempestini
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Google e le autorità italiane siglano l'armistizio. L'antitrust ha chiuso l'istruttoria per possibile abuso di posizione dominante nei confronti del motore di ricerca, poiché il colosso californiano ha accettato gli impegni chiesti dall'Autorità, che allo stesso tempo ha invitato il Parlamento ad adeguare le norme sul diritto d'autore in tutti i settori. GLI IMPEGNI DI GOOGLE - Maggiore controllo da parte degli editori on line sui propri contenuti nell'ambito del servizio Google News, più trasparenza e verificabilità delle condizioni economiche applicate dalle imprese di siti web che si avvalgono dei servizi di intermediazione pubblicitaria di Google. Questi gli effetti dell'istruttoria conclusa dall'Antitrust che ha accettato, rendendoli vincolanti, gli impegni presentati da Google nell'ambito del procedimento avviato per un possibile abuso di posizione dominante. L'Autorità ha considerato le misure proposte in grado di eliminare le preoccupazioni concorrenziali relative ai comportamenti di Google, e ha inviato una segnalazione a Governo e Parlamento chiedendo che venga rivista la normativa a tutela del diritto d'autore, adeguandola alle innovazioni tecnologiche ed economiche del web.   "OCCORRE LEGGE NAZIONALE" - Secondo l'Autorità un'istruttoria antitrust non può sciogliere il nodo dell'adeguata remunerazione dell'attività delle imprese che producono contenuti editoriali online, per lo sfruttamento economico delle proprie opere da parte di altri soggetti. Occorre dunque una legge nazionale che definisca un sistema di diritti di proprietà intellettuale in grado di incoraggiare su internet forme di cooperazione virtuosa tra i titolari di diritti di esclusiva sui contenuti editoriali e i fornitori di servizi innovativi che riproducono ed elaborano i contenuti protetti da tali diritti. "SUPERARE SQUILIBRIO" - Per l'Antitrust è necessario, in una prospettiva a favore della concorrenza, superare l'oggettivo squilibrio tra il valore che la produzione di contenuti editoriali genera per il sistema di internet nel suo complesso e i ricavi che gli editori online sono in grado di percepire dalla propria attività. Si tratta di un'esigenza che, vista la dimensione sopranazionale del fenomeno internet, deve anche essere promossa dalle istituzioni italiane anche presso le opportune sedi internazionali.

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