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Lombardia, Ambrosoli: "Ho perso". E dai suoi scatta l'ovazione. Poi lo sfratta lo show gay

Umberto Ambrosoli

Il candidato del centrosinistra rivela i numeri che lo danno per sconfitto e si prende baci e abbracci al teatro Litta di Milano, ma viene buttato fuori per uno spettacolo a tema omosessuale

Ignazio Stagno
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Il candidato del Pd alla presidenza della Regione Lombardia Umberto Ambrosoli ama la sconfitta. Non si spiega altrimenti il suo atteggiamento trionfalista nella breve conferenza stampa che ha tenuto oggi pomeriggio al teatro Litta a Milano. Il candidato del centrosinistra è arrivato al teatro tra gli applausi. Peccato che gli instant pool e tutte le prime tre proiezioni lo danno dietro a Roberto Maroni nella corsa al Pirellone.   Perdente e contento - "Tutti noi - ha detto - abbiamo molte ragioni per confidare in un ulteriore cambiamento dei dati".  "I risultati ottenuti dalla coalizione di centrosinistra sono di molto superiori a quelli della Camera dei Deputati". Si tratterebbe di una differenza di circa dieci punti percentuali che lo stesso avvocato ha giustificato con la capacità di una "proposta che ha saputo esprimere una coalizione molto più ampia". Nel rimandare il momento dei commenti, Ambrosoli ha avvertito: "Comunque sia, è stato solo l'inizio". Applausi a scena aperta. Sfrattato dal tetaro - Poi dopo gli applausi che, forse a sinistra, sono un tributo al perdente di turno, Ambrosoli e i suoi sono stati sfrattati letteralmente dal teatro Litta perché doveva andare in scena La moglie del soldato, pièce sull'amore omosessuale ispirato al celebre film dell'irlandese Neil Jordan e portato in scena dal regista Pasquale Marrazzo. Sfrattato dal teatro Litta, Ambrosoli è andato al Pirellone per seguire lo spoglio. L'unico modo per entrare nella sede della regione. 

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