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Treno Lecco-Milano, ventenni africani sfregiano col machete ragazzino italiano

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Il ragazzino ha cercato di difendersi chiudendosi dentro il bagno del treno regionale Milano-Lecco su cui viaggiava. Ma gli aggressori, quattro africani di vent'anni, dopo aver forzato la porta lo hanno ritirato fuori a forza, lo hanno circondato in 4 contro 1, lo hanno percosso e poi obbligato a consegnare borsello cellulare.

Poteva finire in tragedia per lui e per gli altri passeggeri tenuti in ostaggio dai quattro banditi: solo l'intervento della polizia ferroviaria, allertata da un altro giovane passeggero, li ha salvati dalla loro furia. Il minorenne, come si vede da un video diffuso, ha tentato di nascondersi nel bagno i balordi armati di machete hanno scardinato la porta e l’hanno raggiunto. Fortunatamente le ferite procurate alla giovanissima vittima non erano gravi e il ragazzo è stato medicato sul posto dal personale sanitario. 

Alla stazione di Olgiate Molgora, dove il treno si è fermato per l'operazione della Polfer, sono stati arrestati due dei quattro stranieri: oltre che per l'aggressione, sono accusati anche per interruzione di pubblico servizio, dal momento che per procedere con il loro arresto, con la medicazione e con quanto previsto dall'impianto burocratico, il treno ha potuto riprendere la corsa con un ritardo di 180 minuti rispetto alla tabella di marcia. Il machete era stato nascosto dai due stranieri prima dell'arrivo delle divise, nascosto nell'incavo tra due sedili, ma è stato ritrovato.

Entrambi sono ora rinchiusi nel carcere di Lecco. Successivamente sono stati bloccati anche altri due ventenni, uno dei quali rintracciato a Riccione, ritenuti coinvolti nell’aggressione del ragazzino. A uno dei primi arrestati è stata contestato anche il coinvolgimento in una rissa in centro a Lecco, durante la quale è accusato di aver ferito, accoltellandolo, un coetaneo.

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