La Russa contro Sala: "Milano ridotta a soviet comunista"

Robe da matti a Milano: per allestire un banchetto su suolo pubblico bisogna sottoscrivere una sorta di patentino antifascista. Insorge Ignazio La Russa
giovedì 8 maggio 2025
La Russa contro Sala: "Milano ridotta a soviet comunista"
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Chi sono i veri fascisti? Il Municipio 5 di Milano ha chiesto al sindaco Beppe Sala una sorta di patentino antifascista anche per l'occupazione del suolo pubblico. In sostanza, per ottenere il permesso e allestire un banchetto di propaganda politica sul suolo della metropoli milanese sarà necessario sottoscrivere un documento nel quale si dichiara di rispettare la Costituzione repubblicana antifascista.

Per il momento, il primo cittadino non ha ancora dato seguito alla richiesta del Municipio 5. Ma la proposta avanzata altro non è che una estensione di due provvedimenti di Palazzo Marino per cui chi vuole partecipare a bandi per spazi del Comune o organizzare eventi in sale comunali deve firmare una sorta di "autocertificazione" di antifascismo e di adesione ai valori costituzionali.

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La richiesta ha suscitato lo sdegno del centrodestra. "In qualunque normativa del mondo vengono punite le azioni o le parole. Non i pensieri. Non si trasformi Milano in un soviet comunista - ha commentato Ignazio La Russa -. Il rimedio è quello di fare in modo che questa gente non abbia il potere di trasformare una città come Milano in un angolo di un soviet comunista. Vietare il pensiero è roba da Unione sovietica". Stesso discorso per la Lega. "Fuori dalla storia chi non si è accorto che il fascismo è morto. A certificare chi è fuori dai dettami costituzionali è la Digos, il ministero dell’Interno e non certo il Politburo di un consiglio di municipio", ha spiegato il sottosegretario Alessandro Morelli.

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