Cerca
Logo
Cerca
+

Marcello Veneziani, perché Di Maio e Salvini devono ringraziare Monti: il fallimento dei "tecnici"

Gino Coala
  • a
  • a
  • a

Una grande porzione di merito per essere andato al governo, Matteo Salvini e Luigi Di Maio dovrebbero riconoscerlo all'ex premier, oggi senatore a vita, Mario Monti. Marcello Veneziani sul Tempo sottolinea come il problema di Monti è stato sempre quello di non aver portato fino in fondo i suoi propositi: "Quando eravate voi al governo, nessuno si aspettava redditi di cittadinanza, elargizioni pop, pensioni a quota 100 e condoni a gogò. Ma ci aspettavamo che forti della vostra indipendenza dall'elettorato e dalla politica, dai partiti e dai sondaggi, voi metteste mano a una drastica bonifica del nostro sistema". Leggi anche: Monti a Senaldi: "La retromarcia sulla manovra è un passo avanti" Pur avendo avuto tutte le possibilità per farlo, i tecnici del governo Monti non tagliarono i veri costi superflui dello Stato, con la scusa che il Parlamento non avrebbe permesso che si toccassero nervi scoperti del potere. Così l'esperienza politica di quel governo finì a testa bassa, raccattando qualche voto alle elezioni successive. E oggi i tecnici e i "rigoristi" dei conti pubblici si lamentano dell'arrivo dei populisti: "Non vi rimprovero di essere incuranti del giudizio popolare - dice ancora Veneziani - e di snobbare i sondaggi, i messaggi pop, i tribuni della plebe. Ma il contrario, di non essere stati capaci di far funzionare il rigore. Ve la siete presa solo con gli italiani inermi, spremendoli e vessandoli ogni giorno con un sadismo infruttuoso".

Dai blog