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Vittorio Feltri: Buon anno del cavolo, il 2019 parte col piede sbagliato

Cristina Agostini
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La tradizione impone lo scambio degli auguri in vista del nuovo anno, e anche noi, conformisticamente, ci adeguiamo benché consapevoli che si tratti di una ipocrisia: il 2019 non sarà migliore del 2018, probabilmente si rivelerà peggiore per vari motivi, il primo dei quali consiste nel fatto che i grillini menano il torrone del governo, senza sapere cosa siano il torrone e il governo stesso. Tirano a campare promettendo ai compatrioti rose e fiori mentre ignorano l'arte della floricoltura. Li abbiamo definiti dilettanti allo sbadiglio e abbiamo peccato di ottimismo: in realtà sono dei semplici pasticcioni privi di cultura e di capacità amministrativa. Pertanto non sono degni della nostra fiducia. Leggi anche: "Cosa sono quelli che festeggiano". Feltri, la sentenza sul Capodanno Intendiamoci, non abbiamo certezze tranne una: aumenteranno il debito pubblico nel tentativo di garantirsi maggiori consensi, e non si renderanno conto di andare incontro a un fallimento non solo elettorale, ma anche contabile.  Non aiuteranno i poveri, però daranno una mano agli evasori ai quali forniranno sussidi immeritati che creeranno buchi ulteriori nel bilancio statale. Il problema italiano è il Sud, non perché i terroni siano inferiori ai polentoni: semplicemente vivono in un contesto sociale che li induce ad adattarsi ai sistemi locali allo scopo di sopravvivere. L'evasione fiscale nel Meridione è inevitabile: chi - molti - lavora in nero ovviamente non compila la denuncia dei redditi, non sarebbe in grado di farlo. Tuttavia se non lavorasse in nero non intascherebbe nulla. Siamo di fronte a un cortocircuito inevitabile. Pagare le tasse è un obbligo, ma coloro che non hanno un reddito ufficiale non le pagano. I camorristi, i mafiosi e quelli della 'ndrangheta guadagnano assai, però non lo dicono altrimenti perderebbero la libertà personale (finirebbero in galera) e gli introiti illegali. Se lo facessero oltre che delinquenti sarebbero cretini, e non lo sono. Cosicché gira una montagna di quattrini non soggetta a trattenute. L'Agenzia delle Entrate non dispone di strumenti idonei a interrompere il descritto vizio. Illudersi di introdurre norme correttive dell'andazzo è un esercizio velleitario. Per quanto attiene al dramma della disoccupazione, occorre constatare che non c'è soluzione. Rimane senza posto colui che non ha imparato un mestiere e, nonostante questo, rifiuta di svolgere le cosiddette mansioni umili. Se uno non sa fare niente non sarà mai assunto da una azienda a meno che non sia pronto a ricoprire ruoli marginali, tipo manovale, uomo o donna delle pulizie, badante, collaboratore domestico, ossia impieghi che i nostri connazionali ritengono vergognosi. Quindi il reddito di cittadinanza, ammesso e non concesso che diventi una pratica effettiva, sarà destinato alla criminalità organizzata e ai lazzaroni vocazionali. Date le premesse elencate, l'anno venturo sarà dedicato alla celebrazione di una schifezza: un premio diffuso alla gente permale è un castigo a quella perbene. Spero di sbagliare. Ripeto: felice 2019 lo stesso, al buio. di Vittorio Feltri

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