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Vittorio Feltri "Zingarate e maialate, ci vuole uno stomaco di ferro per digerire questa schifezza"

Cristina Agostini
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La notizia è una non notizia: siamo tutti in attesa di capire quale pasticcio la politica stia preparando per dare un governo all' Italia. Intanto osserviamo divertiti alle zingarate di Zingaretti e alle maialate di Di Maio. Incontri, cene, dibattiti: tutta roba inconcludente da cui si evince che le idee e i programmi sono di una vaghezza indecifrabile. Sussistono inoltre aspetti spassosi nella confusione generale. Il segretario del Pd due giorni fa dichiarò solennemente di essere contrario alla diminuzione dei parlamentari pretesa dai 5 Stelle. Ieri ha cambiato registro, affermando che il taglio gli starebbe bene. Certi cambiamenti repentini di posizione inducono a ritenere che la coerenza per i dem sia un dettaglio trascurabile. Si rafforza la certezza che per costoro l' obiettivo non sia realizzare quanto si sono impegnati a portare a casa, bensì costituire un esecutivo purchessia allo scopo di prolungare il più possibile questa balorda legislatura. Leggi anche: "No agli ultimatum, serve discontinuità". Muro su Conte, Zingaretti fa infuriare 5S e renziani: il pesante sospetto Gli stessi sbandamenti si colgono nei pentastellati che riescono addirittura a tenere il piede in due scarpe: mentre trattano con gli ex comunisti, fanno l'occhiolino a Salvini che li invita a ricucire lo strappo. Cosicché la situazione si è talmente ingarbugliata da apparire inestricabile. Il povero Mattarella non sa che pesci pigliare, probabilmente è seccato e fatica a comprendere quel che sta accadendo nel Palazzo. Suppongo che anche i cittadini siano sbalestrati e incapaci di prevedere ciò che alla fine verrà fuori dal cilindro del Quirinale. Oggi è domenica ed entro martedì i partiti dovranno uscire dal porto delle nebbie romane e presentare al capo dello Stato un piano credibile che gli permetta di assumere una decisione, al momento lontana dalla nostra immaginazione. In sostanza mancano poche ore per sapere quale sarà il nostro destino. Dobbiamo avere un po' di pazienza nonché uno stomaco di ferro per digerire la schifezza che sortirà dalle assurde trattative in corso. Non è vero che noi siamo pessimisti, è pessima la realtà e di conseguenza non abbiamo voglia di sorridere. di Vittorio Feltri

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