Paolo Becchi, cosa succederà nel M5s: "Grillo ha scavato la trincea, Renzi farà esplodere la bomba"

Cosa sta veramente succedendo nel MoVimento 5 Stelle? È all'orizzonte una scissione guidata da Di Battista? E Di Maio esiste ancora? E Grillo c'è o si fa? Grillo c'è e sta scavando, non è la talpa di marxiana memoria ma una trincea nella quale ci sarà posto solo per chi è pronto a morirci dentro. Tutti gli altri fuori.  Leggi anche: Retroscena sui "5 partiti dentro il Movimento", così muoiono i 5 Stelle? Paragone è solo l'inizio delle pulizie. Già dalla prossima settimana chi non sarà in regola con i rimborsi verrà cacciato, e non si guarderà in faccia nessuno. L'Associazione Rousseau è tanto al verde che non riesce neppure più a pagare i processi di Grillo. La sua incazzatura per un genovese come il sottoscritto è comprensibile. Per questo si sarà inflessibili, come ai vecchi tempi. Quasi che con le espulsioni si potesse ringiovanire il MoVimento. Al momento non vedo però vere e proprie scissioni all'orizzonte, semmai implosioni. Di Battista si è voluto semplicemente smarcare da Di Maio, per far capire che c'è, ma ora se ne andrà in Iran per un paio di mesi. Chi parla di scissioni non sa di cosa parla. Ci vogliono le palle per fare le scissioni. Eppure la cosa sarebbe semplicissima. Basterebbe riattivare il primo MoVimento che formalmente tuttora esiste. Anche se nessuno lo sa. Grillo sta puntando tutto sulla paura di personaggi senza arte né parte, che sarebbero pronti persino a vendersi la madre pur di rimanere attaccati alla poltrona. Grillo lo ha capito e punta proprio sulla paura di tutti di perdere i privilegi di cui ora godono. Per questo è convinto che il governo reggerà a tutti gli scossoni e che Salvini si logorerà, proprio perché nessuno dentro o fuori dal MoVimento intende perdere i propri privilegi. Conta all'interno sulla paura e all'esterno sull'imbecillità politica di Zingaretti, ma non tiene conto dell'intelligenza politica di Renzi. Quando Renzi lo vorrà staccherà la spina e allora la bomba esploderà nella trincea. di Paolo Becchi