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Berlusconi: "Duello tv con Bersani. Il Pd: "Solo con candidati premier"

Berlusconi e Bersani, visti da Benny

Il Cavaliere, galvanizzato dopo il match con Santoro, vuole la sfida. Ma il Pd risponde: "Il segretario pronto per il confronto solo con i candidati premier"

Nicoletta Orlandi Posti
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Galvanizzato dalla performance a Servizio Pubblico, Silvio Berlusconi davanti alle telecamere di Studio Aperto si dice convinto della vittoria. "Non sono nuovissimo a exploit. Già nel '94 sconfiggemmo la gioiosa macchina da guerra di Occhetto" e "anche nel 2006 riuscimmo a recuperare". E dopo aver dato sfoggio di ottimismo, Silvio rilancia la sfida, alza la posta, sposta verso l'alto l'asticella e mette nel mirino il primo degli avversari: Pier Luigi Bersani. Sfida al Pd - Il Cav riconosce l'importanza della sua partecipazione ai salotti televisivi e ammette al tg di Italia1: "Noi senza la trasmissione di Vespa e Santoro eravamo sotto di 7 punti. Non è una distanza incolmabile. Siamo convinti di vincere". L'ex premier ha poi spiegato che si aspettava un tale boom di ascolto per Servizio Pubblico: "Non sa quante persone mi hanno sconsigliato di andare nella tana del leone. L'ascolto è stato al di là delle aspettative", ha sottolineato. Il leader del Pdl ha ribadito poi come ora tutte le tv siano pronte a chiamarlo. E magari, su una di queste televisioni, vuole sfidare il candidato favorito alle prossime elezioni: il leader del Pd. Berlusconi si dice contrario ai dibattiti in cui ci sono troppi candidati alla corsa di palazzo Chigi. Silvio, ne vuole soltanto uno: "Il nostro avversario da battere è quello del Pd. Sarei felice di confrontarmi con Bersani", afferma il Cavaliere. La sfida, insomma, è lanciata.  La fuga di Bersani - Pecato però che, prontamente, Bersani rifiuti la sfida. Anzi, si dà alla fuga. I vertici del Pd, terrorizzati, hanno spiegato che "il leader è pronto al confronto, ma soltanto con chi è candidato premier". Il leader non ha nemmeno avuto l'ardore di rispondere in prima persona. "Bersani è candidato premier del centrosinistra - hanno scritto in una nota i vertici del partito -, Berlusconi è il candidato del centrodestra? Lui o Maroni ce lo facciano sapere" perché "non è Berlusconi a decidere con chi fare i confronti - hanno proseguito le medesime fonti -, e comunque Bersani farà il confronto tv soltanto con i candidati premier". E poiché Berlusconi ha ventilato l'ipotesi che la premiership possa essere affidata ad Angelino Alfano (con lui ministro dell'Economia) ecco che la sinistra ha già trovato il modo di accampare la prima scusa per sfuggire al confronto col Cavaliere. Alfano: "Bersani non può scegliere" - Sulla "querelle televisiva" ha detto la sua anche il segretario del Pdl nonché probabile candidato premier, Angelino Alfano, che ha spiegato: "Si è costituita una coalizione ampia e forte, che si è irrobustita al nord e al sud e che ha individuato in Silvio Berlusconi il proprio leader. Questa coalizione vincerà le prossime elezioni dicendo no all'Imu sulla prima casa e no alle tasse per gli imprenditori che assumono i giovani. Bersani - ha sottolineato l'ex Guardasigilli - non può scegliere l'interlocutore di centrodestra. Per noi il capo della coalizione è Silvio Berlusconi. Bersani - ha concluso - se ne faccia una ragione".

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