Vendola pronto a mollare tutto e ritirarsi in Canada con il compagno Eddy
Aveva mandato una lettera di dimissioni da presidente di Sel, ma la direzione l'aveva respinta. Adesso Nichi Vendola starebbe pensando addirittura di lasciare l'Italia. Come racconta Repubblica quello che sembrava lo sfogo del dopo elezioni adesso che il suo partito si sta lacerando potrebbe essere tutt'altro che una tentazione. "Mi viene da mollare tutto e andarmene in Canada quando avrò concluso il mio mandato da governatore", aveva detto qualche settimana fa quando ancora bruciava lo scarso risultato alle Europee. Poi c'è stata l'emorragia di deputati, dodici in tutto, compreso il capogruppo Migliore che si sono fatti il loro gruppo (Led) e in tre sono andati nel Pd e quella vocina di cambiare paese si è riaffacciata. Certo, i più stretti collaboratori di Nichi negano, sostengono che è una bufala, che è una voce mandata in giro dagli avversari per indebolirlo, ma mettendo l'orecchio a terra nella prateria di Sel, scrive Francesco Bei, si sente la domanda che fa eco tra i dirigenti e i militanti rimasti fedeli: "Ma Nichi che fa?". Del resto il Canada è il Paese del compagno di vita di Vendola, Eddy Testa, e entrambi hanno mantenuto un forte legame. Repubblica è andata a ritirare fuori una dichiarazione rilasciata dal governatore della Puglia al Corriere canadese cinque anni fa: "Il Canada", disse, "è una realtà che ha un mix straordinariamente avanzata di diritti sociali, individuali e umani. La destra canadese in Italia sarebbe considerata non dico di estrema sinista ma quasi". Un Eldorado, dunque, almeno per lui. Dove dimenticare anche i guai giudiziari visto che è indagato con l'accusa di concussione aggravata nell'inchiesta sul disastro ambientale causato dell'Ilva. Vendola vorrebbe accorciare i tempi e andare subito a giudizio ritenendosi innocente, i Riva invece hanno chiesto lo spostamento del processo da Taranto e la Cassazione non deciderà prima di settembre ottobre. Fino ad allora Vendola resterà sulla graticola e sognerà la sua casetta in Canadà. La replica del governatore - "Ho letto il racconto a me sconosciuto, del mio stato d'animo depresso, pronto ad andarmene in Canada e così ho pensato di venire a parlare di industria culturale", ha replicato a Repubblica Nichi Vendola. "Non ho fatto le valigie", ha puntualizzato, "e non ho nessuna voglia di andare a vivere in un posto che non sia questo qui oggi non c'è il carosello degli eventi ma i semi di una industria culturale audiovisiva che fioriscono. Sosteniamo attività culturali non solo di grande significato economico ma anche di incivilimento di un territorio".