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Sabina Guzzanti, il delirio contro le "sale meeting" del Frecciarossa e contro i "passeggeri impasticcati"

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Andrea Tempestini
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Sui Frecciarossa, da un po' di tempo, sono apparse delle elegantissime "sale meeting". E in una di queste si è imbattuta la "trattativista" Sabina Guzzanti. Tanto è bastato per farle perdere la testa. Sabina, infatti, dopo averle fotografate, si è prodotta in un delirante post su Facebook, dove scrive in maiuscolo: "FARE FINTA DI LAVORARE". E ancora: "I veri fannulloni non se la godono nemmeno". I passeggeri di "prima" - Dunque la Guzzanti chiede al suo lettorato: "Le avevate mai viste? Sale meeting sui TRENI. A questo servono le privatizzazioni: per togliere il treno a chi deve andare a lavorare e darlo a chi fa finta". Poi punta il dito contro "alcuni passeggeri di prima classe" che "si toccano spesso i capelli" e che "cercano d'avere un'aria tesa e rilassata allo stesso tempo, di parlare a bassa voce, ma di essere determinati e incutere timore. Cercano di essere cortesi e rispettosi, ma anche di sembrare più importanti degli altri. Sono prigionieri di un ossimoro, prevaricare e sedurre, sottomettere e suscitare ammirazione. Sono convinti di dover piacere a se stessi innanzi tutto ma quando si piacciono non è mai abbastanza". Le pasticche - Ma non è tutto, perché il delirio di Sabina contro le "sale meeting" e contro i passeggeri di prima classe s'arricchisce della sua vetta più iperbolica. Infatti scrive: "Ritengono di fare un uso moderato di pasticche: qualunque sia la quantità è sempre quella necessaria". E che cosa Sabina avrà voluto intendere resta (quasi) un mistero). Dunque il gran finale: "Qualcuno si lamenta che questi treni non arrivino a sud. Io spero che non arrivino mai. Hannno rubato la parola 'modernità' e finché è in mano loro, non possiamo che augurarci che il FUTURO non venga mai". Ogni commento è superfluo.

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