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Presidenzialismo, Biancofiore: "Il trio horror Bindi, Vendola e Grillo temono la sovranità popolare"

Michaela Biancofiore

Il sottosegretario della Pubblica amministrazione difende la riforma: "Buona idea, non la vogliono solo perché temono il giudizio popolare". E aggiunge: "Sono dei ducetti lontani dalla democrazia"

Sebastiano Solano
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Contro l'idea di una riforma in senso presidenziale delle nostri istituzioni si sono scagliati in tanti: da Sel al M55, fino a pezzi del Pd. A difendere la riforma, ora che dopo anni di annunci sembra in dirittura d'arrivo, è l'amazzone del Pdl Michaela Biancofiore, che è anche Coordinatrice del Pdl in Trentino Alto Adige.   Il trio horror - E lo fa attaccando a muso duro chi, per paura di un'eventuale elezione di Silvio Berlusconi al Colle, è invece contrario: "Il trio da film dell'orrore per i cittadini italiani, formato da Bindi, Grillo e Vendola, si scaglia contro l'apprezzata idea del presidente del Consiglio Enrico Letta di sposare la riforma per l'elezione del Presidente della Repubblica, voluta già nella scorsa legislatura dal Pdl".  Temono la sovranità popolare - La Biancofiore spiega poi i motivi della sua dura reprimenda: "Perchè al solito, non hanno altri argomenti fuorchè la deberlusconizzazione, sono cioè terrorizzati proprio da quella democrazia della quale da sempre si riempiono la bocca perchè sanno che la libera espressione del popolo italiano finirebbe inesorabilmente per premiare un signore che si chiama Silvio Berlusconi".  Sono dei ducetti - Secondo la Biancofiore, infine, i tre sono quanto di più distante possa esistere dalla democrazia che pure, a parole, dicono di voler difendere: "I teorici dell'esaltazione dei referendum, dell'intangibilità della Carta costituzionale laddove deve premiare la sovranità popolare, della cancellazione dei partiti in quanto distinti e distanti dal popolo, assurgono viceversa - conclude - al ruolo di ducetti lontani da ogni democrazia occidentale, modernità costituzionale e libera volontà popolare, solo perchè la democrazia premierebbe Berlusconi. Che fulgidi esempi da seguire".  

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