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Ligresti, macchine, case, segretariI segreti della famiglia extralusso

Salvatore Ligresti con i figli Jonella, Paolo e Giulia

Salvatore, Paolo, Jonella e Giulia avevano a disposizione appartamenti e auto, tutti pagati dalle società del gruppo, ovvero dagli azionisti

Eliana Giusto
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Auto di lusso, aerei, appartamenti, uffici, segretari personali e autisti. Una vita di lussi e spese pazze che Salvatore Ligresti e i suoi figli Giulia, Jonella e Paolo (tutti arrestati, tranne quest'ultimo latitante in Svizzera, per aver truccato i bilanci delle società del gruppo) conducevano sulle spalle degli ignari azionisti. Le case - La vera passione dei Ligresti. Come scrive oggi il Fatto quotidiano, gli immobili sono sempre stati il pallino di Salvatore. Che non solo risulta propietario di una villa immersa nel verde di San Siro, ma ha a disposizione pure una abitazione in viale Majno (di Immobiliare Fonsai occupata senza contratto), due foresterie in piazza Repubblica (affitto pagato da Fondiaria Sai e Fonsai) e un ufficio in via Locatelli (di proprietà di Immobiliare Lombarda e Immobiliare Fonsai che se lo sono reciprocamente affittato). Jonella e Paolo, invece, hanno disponibili due appartamenti a Roma in via delle Tre Madonne (di Milano assicurazione e occupati senza contratto) mentre Giulia usa un alloggio a Milano, nella chiccosissima via Vincenzo Monti (di Fonsai e senza contratto). Le auto e il jet - A disposizione di Salvatore c'erano due Mercedes S320 e un'Audi A6, tutte in leasing pagato da Fonsai. Jonella poteva usufruire di sei macchine: una Mercedes SL62, tre Bmw, una Fiat 500 e una Toyata Aursi. Per Giulia un'auto in meno: un'Alfa Romeo 159, due Audi A8, una Mercedes GL 500 sport e una Mini Cooper. Per Paolo nove macchine (due Lexus, due Audi, una Subaru Impreza, due Citroen e due Mercedes) e uno scooter Aprilia. Tutti veicoli di proprietà o in leasing di società del gruppo.  Jonella, poi, aveva la fissa dell'aereo privato, un Falcon da 6mila euro l'ora.  Il personale - E non potevano non avere quindi autisti e segretari personali i Ligresti. Così Salvatore aveva al suo servizio dieci persone (5 segretari e 5 autisti). Jonella ne aveva sei (fra cui due segretarie, un autista, e pure una addetta al "supporto linguistico"). Giulia e Paolo otto dipendenti a testa. Tutti ovviamente pagati da società del gruppo. 

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