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Grillo: "Torniamo subito alla lira,solo così usciremo dalla crisi"

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Beppe Grillo

Il leader del M5S propone l'abbandono della moneta unica e una svalutazione: "Uscire dallo SME fu salutare, oggi usciamo dall'euro". Poi attacca la Germania: "Siamo nelle mani del diavolo teutonico"

Ignazio Stagno
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Beppe Grillo torna a farsi sentire. Il leader del M5S rispolvera il manuale di economia poltica e spara: "Torniamo alla lira". La provocazione di Beppe è argomentata in un post sul suo blog. Secondo Grillo un ritorno alla vecchia valuta sarebbe la soluzione alal crisi. "L'ingresso nello Sme nel '78 rileva che oggi come allora i rendimenti che l'Italia dovrà offrire per rendere appetibile il suo debito non potranno che salire" e "oggi come allora sarà il mercato ad imporci una decisione: allora si trattò di abbandonare lo Sme e svalutare, oggi si tratterà - ribadisce - di decidere se ristrutturare il debito restando nell'euro o tornare alla lira. Solo così l'Italia tornerà a vedere la luce".  La prova - E a chi difende la moneta unica europea, Grillo risponde così: "Vi do una prova: usciti dallo Sme nel 1992, svalutata la lira di quasi il 20% e riguadagnata la sovranità monetaria, il rapporto debito / PIL scese dal 120% del 1992 al 103% del 2003. Nel primo trimestre del 2013 abbiamo raggiunto il 130,3% nel rapporto debito/Pil, secondi solo alla Grecia".  Può funzionare - Poi Beppe cita i precedenti ed è sicuro che l'esperimento in Italia possa funzionare: "Del resto la Storia è piena di entrate e uscite di Paesi da aree monetarie comuni. Queste sono normalmente imposte da Paesi forti (USA con Bretton Woods, Germania con l'Euro) con fini di annessione economica via export verso le zone più deboli e/o al fine di tutelare i propri crediti in tale area monetaria. Il sistema a cambi fissi di Bretton Woods ad esempio servì agli Stati Uniti per tutelare la propria posizione creditoria verso l'Europa dovuta al Piano Marshall dopo la Seconda guerra mondiale". Mossa elettorale - Insomma per Beppe l'uscita dall'euro più che una sciagura, per l'Italia sarebbe una salvezza. Il leader del M5S torna su un vecchi cavallo di battaglia del Movimento. Un filo rosso che unisce i movimenti di protesta di tutta europa. In Germania e in Grecia i partiti No-Euro continuano a guadagnare consensi nei sondaggi. La mossa di Beppe potrebbe avere anche un fine elettorale. Grillo vuole dalla sua parte il voto di chi crede che la moneta unica sia il freno alla crescita italiana. "Diavolo teutonico" -  Infine Beppe manda una bordata alla Merkel. Secondo Grillo è l'Italia si è "venduta" alla cancelliera. "La politica italiana ha venduto l'anima al diavolo teutonico in cambio della propria sopravvivenza a spese della collettività su cui ha riversato austerità e deflazione". E avverte: "Se non sarà l'Italia a reagire lo farà per lei il mercato con il suo linguaggio universale, ci sarà un prossimo rialzo degli interessi richiesti fino a rendere insostenibile il nostro debito". (I.S.)

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