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La giornata infernale di Andrea Scanzi, un bulimicatodico

Dal risveglio fino alla notte, il diario satirico di Libero Veleno sull'onnipresente giornalista del Fatto

simone Morano
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Ore 9.01 Definito dai giornalisti “Ilpiù bravo degli enologi”, dagli enologi “il più bravo dei giornalisti”, dai truccatori tv “il nostro caso più "Impegnativo” e dai produttori di specchi “quello che permetterà ai nostri eredi dei prossimi 2mila anni di vivere senza lavorare”, Andrea sisveglia: litiga con le lenzuola, insulta una formica di centrodestra, sfotte a luce del sole e deride tre acari del Pd. Ore 9.45 Prepara due caffè: uno per sé e uno per il suo ego.Ore 10.11 Scende a prendere la posta per vedere quali premi ha vinto oggi: gli sono stati assegnati il Padellaro d'Oro 2013, il Gaber d'Argento, il Travaglio di Platino e l'Andrea Scanzi Award alla carriera. Ore 11.21 Si guarda allo specchio. Ore 12.34 Finisce di guardarsi allo specchio. Ore 13.42 Riceve un sms di MalcomPagani, suo collega del Fatto Quotidiano, preoccupato del fattoche è l'una e mezza del pomeriggio e oggi non l'ha ancora visto in televisione: “Ciao. Andrea. Come, stai? Oggi non ti ho, ancora visto in, televisione. Comunque se, ti capita tra una, partita di, tennis e un corso da sommelier di fare, un salto in redazione. Fammi: sapere”. * Ore 13.47 Andrea rimedia subito: appare in un episodio dei Simpson su Italia1, poi commenta una partitadi Rafael Nadal su Sportitalia e quindi corre in Rai a fare l'opinionista. Ancora non sa per quale programma, ma tanto una volta entrato in studio nessuno riesce a cacciarlo via. Ore 16.08 Arriva nella redazione del Fatto giusto in tempo per festeggiare l'apertura del milionesimo blog su Ilfattoquotidiano.it. Il milionesimo blogger (non pagato, naturalmente) si chiama Carmelo ed è un muratore di 53 anni. Il suo primo post si intitola: “Kuesto paese fà skifo”: un'invettiva degna del miglior Dante Alighieri, contro un Paese oppresso da una classe politica ignorante che non rappresenta assolutamente il popolo chel'ha eletta. Ore 17.28 Partecipa alla riunione di redazione in cui si discute delle notizie da mettere in prima pagina l'indomani. Le proposte sono: - un'inchiesta choc sugli sprechi della Casta (da quando si è sposata con Stefano Accorsi spende migliaia di euro solo per pagare i corsi di recitazione del marito); - quattro o cinque battute rubate da Internet contro Gasparri o Brunetta; - Berlusconi + un insulto a caso. Il problema è che ormai gli insulti messi a disposizione dalla lingua italiana sono quasi tutti finiti. Rimangono liberi solo “Berlusconi fellone”, “Berlusconi birba” e “Berlusconi cicciabomba”. Ore 17.39 Citazione di Gaber, citazione di un vino, citazione di un tennista, citazione di una serie tv americana. Ok, un altro articolo è fatto. Ore 21.33 Tornato a casa, scrive il primo paragrafo del suo nuovo libro, il cui titolo è dedicato a ciò che lui conosce meglio: “Tutto”. Ore 22.59 Dà un'occhiata ai poster appesi in camera, dove sono immortalati i suoi idoli: Pico de' Paperis (a cui si è ispirato per la laurea in Tuttologia), Kim Rossi Stuart (a cui si è ispirato per il look) e Josè Mourinho (a cui si è ispirato per l'umiltà e la modestia). Ore 23.03 Va a letto pensando a come diventare ancora più bello e maledetto: vuole diventare il Kurt Cobain del giornalismo europeo. Per il momento, deve accontentarsi di essere l'Ivan Cattaneo della stampa italiana. Ore 23.10 Prima di andare a dormire, è tempo dei suoi esercizi quotidiani. Finalmente, dopo ventidue anni di studio e circa tre milioni di tentativi, riesce a pronunciare le parole “Hai ragione”.  *Come ben sanno i lettori del Fatto Quotidiano, Malcom Pagani scrive sempre senza punteggiatura: poi quando ha finito chiude gli occhi e mettedelle virgole a caso. Simone Morano

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