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La Fornero: "Con le mie riforme ho salvato l'Italia"

L'ex ministro del lavoro è sicura: "Le riforme che ho varato servivano al Paese, io non ho nessun rimpianto". E poi: "Chiedo scusa per i choosy"

Ignazio Stagno
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Scordando esodati e una riforma delle pensioni fallimentare, per Elsa Fornero il bilancio è positivo: "Io e il mio governo abbiamo salvato l'Italia. Non ho rimpianti". In un'intervista a Linkiesta.it, l'ex ministro del lavoro tira le somme della sua esperienza di governo. E a soprresa torna a parlare dei giovani "choosy": "Avevo spiegato che oggi i giovani sono in grande difficoltà. Non hanno alcuna possibilità di scegliere. Anzi, la nostra riforma del lavoro era stata varata proprio per offrire loro maggiori opportunità. E pensare che in seguito sono stata anche criticata per aver ridotto la flessibilità… Poi raccontai che un tempo, da professoressa, dicevo ai miei studenti di non essere troppo choosy. Apriti cielo. E' stato quello il mio errore - ammette oggi la Fornero -. Ho usato un termine inglese, forse ho dato l'impressione di essere un po' snob. Ancora oggi non so perché mi è uscita quella parola. Ma può capitare di sbagliare". "Riforme epocali" -  Ma nonostante il mea culpa sui giovani disoccupati, la Fornero rivendica con forza la sua azione di governo: "Le mie riforme erano provvedimenti che l'Italia si era impegnata a varare davanti ai nostri partner europei. Due riforme che sono state apprezzate, soprattutto all'estero. Mi è stato chiesto qualcosa e io l'ho fatto, al meglio delle mie capacità. In mente avevo solo l'interesse del Paese. Ecco perché oggi non ho rimpianti". Il marito contrario - Ma a quanto pare i rimpianti per la esperienza a palazzo Chigi li ha suo marito: "Lui mi disse Elsa non fare il ministro, poi ci pensò su e aggiunse se ti chiama il Paese non puoi però tirarti indietro". Insomma il primo ad avere forti dubbi sulla performance da ministro della Fornero era il marito che forse già vedeva all'orizzonte le critiche che le sarebbero piovute addosso essendo a capo di un ministero chiave come quello del Lavoro. Incarico a termine -  Infine la Fornero racconta anche l'ascesa e il declino del governo in Loden: "Eravamo generalmente considerati come gli unici in grado di fare qualcosa. I mesi iniziali sono stati caratterizzati da una rara collaborazione tra parlamento e governo. Passata l'emergenza finanziaria, finito il dibattito quotidiano sullo spread, anche l'interesse dei partiti verso il nostro governo ha iniziato a diminuire e io ho capito sin dall'inizio che il mio ruolo sarebbe stato a termine e senza futuro". Per fortuna, diranno in molti. (I.S.)

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