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Travaglio assolve Esposito: "Faceva bene a odiare il Cav"

Il pianto di Travaglio: visto da Benny

Editoriale sul Fatto: antipatia giustificata visto quel che Berlusconi ha sempre detto dei magistrati

Matteo Legnani
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Certo, lui Berlusconi lo odia e non fa nulla per nasconderlo. Contento lui, che fa il giornalista, contenti i suoi lettori. Marco Travaglio, sull'odio verso il Cav, si è costruito una carriera di successo. Ed è tanto convinto del suo odio da ritenere giusto che anche i giudici facciano altrettanto. Anche loro che, per autonomasia, dovrebbero essere equidistanti e imparziali. Come il giudice Antonio Esposito, pizzicato in un commento non proprio "equidistante" sul Cavaliere, che di lì a pochi giorni avrebbe condannato a quattro anni. Esposito, secondo il vicedirettore del Fatto, fa bene a odiare Berlusconi. E come potrebbe voler bene, spiega, a uno che "ospitava in casa un boss mafioso, era iscritto alla P2, era amico dei peggiori ladri di Stato, pagava mazzette ai politici  e mandava i suoi a corrompere finanzieri e giudici, falsificava bilanci, frodava il fisco, organizzava giri di prostituzione anche minorile, comprava senatori e ripete da 20 anni che i magistrati sono un cancro da estirpare, un covo di golpisti e di matti, psicolabili, antropologicamente estranei alla razza umana". Insomma, non c'è nulla di strano se all'Esposito gli sta sulle palle il Cav.

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