Vittorio Sgarbi infierisce sull'umiliato Michele Serra: "Deportato, guardate come lo hanno ridotto"
"Colpito e affondato, Michele Serra è sparito, la sua amaca è stata fatta scendere dall'incongruo spazio sopra la testata della Repubblica". Vittorio Sgarbi nel suo articolo in prima pagina sul Giornale, infierisce sull'editorialista di sinistra: "Lo scrittore comico è stato malinconicamente deportato a pagina 57, in un'opaca colonnina. D'altra parte, in natura, niente può stare sopra la testa, è nell'ordine delle cose". Ma la novità, continua il critico d'arte, "non è soltanto nella morigerata veste con cui si mostra il quotidiano, ma nell'incredibile dichiarazione del suo fondatore, Eugenio Scalfari, in favore di Berlusconi contro Di Maio", "le amache vengono fatte scendere, Scalfari diventa berlusconiano. Si può andare oltre".