Cerca
Logo
Cerca
+

"Al-Cappone", "Caimano", "Banana"ecco i nomignoli di Travaglioche possono costargli caro

Esplora:
Travaglio, vicedirettore del

Una lista infinita di soprannomi per tutti. Da "Al-Fano" a "Littorio", da "Disguido Bertolaso" a "Giuliano l'Aprostata". Ecco la fiera dell'offesa

Ignazio Stagno
  • a
  • a
  • a

Marco Travaglio va a processo per aver diffamato l'ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini. Il pezzo incriminato del Fatto Quotidiano risale al giugno 2011 e in quell'articolo il Marco Manetta chiamava Minzolini "Minzolingua". Un gioco di parole che è in perfetto stile travaglino. Ma i soprannomi di marca manettara spesso corrono sul bordo della querela e Travaglio incurante ogni mattina offende e insulta i suoi bersagli prefereriti, quasi sempre di centrodestra. E così il Cav viene chiamato "Al-Cappone", ma anche "Caimano", Cavalier Zelig, il Banana, Kim Il Silvio. Offese per tutti -  Insomma una serie di soprannomi che gratuitamente Marco Manetta usa per portare avanti la sua crociata anti-Cav. Ma Berlusconi non è l'unica vittima dei nomignoli travaglini. A restare sotto "i colpi della lingua velenosa di Marco è anche Angelino Alfano, chiamato "Al-fano". La lista dei nomi-sberleffo di Travaglio è lunga. Eccone alcuni esempi: Guido Bertolaso diventa Disguido Bertolaso, Bertolaido, Bertoldo. Giuliano Ferrara è Giuliano l'Aprostata, Vittorio Feltri è Littorio e così via passando su Painblanc, Ostellin e Coques de la Loge, Pigi Cerchiobottista che scrivono sul Pompiere della Sera, il presidente Giorgio Ponzio Napolitano. Insomma nella personalissima "rubrica" di Travaglio c'è posto per ogni tipo di offesa.

Dai blog