Vaticano, Papa Francesco: l'annuncio, Papa Paolo VI e l'arcivescovo Romero santi il 14 ottobre
Saranno proclamati santi insieme, in una cerimonia che si terrà in piazza San Pietro il prossimo 14 ottobre nel corso del Sinodo dei vescovi dedicato ai giovani, Papa Paolo VI e monsignor Oscar Arnolfo Romero. Uniti dalla carità, come ha spiegato lo stesso Francesco, e dalla fedeltà al Concilio. Romero, poi, ha subito il martirio del sangue, con la sua morte, per mano di un cecchino degli squadroni della morte, che insaguinavano il suo paese, il Salvador, il 24 marzo 1980. La comunicazione è stata fatta da Papa Francesco, durante il Concistoro ordinario pubblico per alcune cause di canonizzazione, svoltosi oggi in Vaticano. Già c'è aria di festa a Brescia, terra d'origine di Giovanni Battista Montini (piu' esattamente nacque a Concesio, in provincia bresciana, nel 1897) che diventerà il papa del Concilio Vaticano II, e, tragicamente, anche il papa che visse con dolore profondo e personale il rapimento e l'omicidio di Aldo Moro, presidente della Dc, nel 1978. Leggi anche: Papa Ratzinger, il manifesto pro-Salvini. Uno schiaffo a Papa Francesco... E' passata alla storia la toccante lettera in cui il Pontefice si rivolgeva direttamente agli "uomini delle Brigate Rosse,", implorando di risparmiare la vita del politico e statista. E sempre concentrando l'attenzione sul Pontefice futuro santo, ricordiamo che l'ultimo miracolo attribuito alla sua 'intercessione', e il cui riconoscimento da parte della congregazione dei Santi ha permesso il passo decisivo verso la canonizzazione, riguarda la guarigione, dichiarata scientificamente inspiegabile, di una bimba ancora nel grembo della madre. Secondo i medici non aveva praticamente alcuna possibilità di nascere, ma la madre, recatasi in pellegrinaggio a Brescia poco dopo la beatificazione di Montini nel 2014, gli chiese al grazia. La bimba nacque, sana e salva. E così sarà festa anche per la diocesi Verona, dove appunto è avvenuto il miracolo. Un particolare, certo non insignificante, riguardante le ultime volonta' di papa Paolo VI, che ha tenuto banco in questi giorni, mentre si attendeva l'annuncio ufficiale sulla canonizzazione. Ne ha parlato nel suo ultimo libro, "La barca di Paolo", ( Edizioni San Paolo) , padre Leonardo Sapienza, reggente della Casa Pontificia, presentando una lettera del Pontefice indirizzata al Decano del Collegio Cardinalizio in cui spiegava la sua intenzione, se si fosse arrivati a certe condizioni ritenute estreme, di rinunciare al papato. La lettera di Paolo VI è firmata e datata 2 maggio 1965. Si allunga così la lista dei Pontefici possibili dimissionari: dopo le testimonianze di Pio XII, pronto alla rinuncia pur di non permettere ai nazisti di rapire il Papa, e quella di Giovanni Paolo II, arriva ora la conferma che anche papa Montini aveva espresso la consapevolezza che il Pontefice può, anzi deve rinunciare a guidare la barca della Chiesa se la storia lo richiede. Solo Benedetto XVI, però, in tempi moderni, è riuscito a farlo. Il 14 ottobre, insieme a monsignor Romero e a papa Montini, a piazza San Pietro saranno canonizzate anche due suore e due sacerdoti. di Caterina Maniaci