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Ponte Morandi, Alessandro Sallusti sulla tragedia del crollo di Genova: "Io so chi è stato"

Cristina Agostini
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"Non cominciamo con la storiella che il ponte autostradale di Genova è crollato inghiottendo il suo carico umano per colpa dei vincoli europei" attacca Alessandro Sallusti nel suo editoriale sul Giornale: " Quel ponte non doveva crollare, punto e a capo. Sostenere l' inverso è soltanto uno squallido sciacallaggio politico fatto sulla morte di alcune decine di ignari e incolpevoli cittadini. La società Autostrade (azienda privata di proprietà della famiglia Benetton) responsabile del manufatto, trabocca di soldi che non sa più dove mettere. Soldi peraltro frutto di pedaggi da strozzini incompatibili con la qualità del servizio - meglio sarebbe dire disservizio - offerto agli automobilisti". Leggi anche: "Forse questa tragedia...". Myrta Merlino senza speranze Il ponte Morandi è crollato perché "l'Italia è stupida e ferma nelle grandi opere, salvo rare eccezioni tipo l'alta velocità ferroviaria e la variante di valico tosco-emiliana, agli anni Cinquanta. Quel ponte è crollato non perché mancano i soldi ma perché questo Paese è in perenne ostaggio di minoranze demagogiche e stupide che si sono messe di traverso ai già scarsi tentativi di modernizzare tutte le reti di comunicazione via terra". Poi la bordata finale: "Per decenni lo è stato della sinistra ambientalista, oggi lo è del grillismo che, purtroppo con l' aiuto di un pezzo importante del centrodestra quale è la Lega, sta cercando di fermare i grandi e innovativi progetti già avviati per il trasporto sicuro e veloce delle merci e dell' energia". 

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