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Carlo Nordio, l'ex magistrato sulla legittima difesa: "Matteo Salvini doveva osare di più"

Caterina Spinelli
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Italia-Far West col decreto sicurezza? Macchè, si poteva addirittura fare di più... A dirlo è un ex grande magistrato, Carlo Nordio. "Matteo Salvini doveva osare di più, la sua è una riforma troppo timida - spiega a Italia Oggi - Lo Stato vieta l'autotutela sul presupposto che pensi lui alla sicurezza e l'incolumità del cittadino. Con il pieno diritto all'autotutela, invece, il cittadino è costretto a sostituirsi all'inadempienza dello Stato e per questo non può essere punito". Secondo il protagonista delle indagini sulle Brigate Rosse venete "solamente cambiando tutto il codice penale", nonché il sistema di discriminanti sulla non punibilità "si avrebbe una vera riforma liberale. Basterebbe dunque trasformare la legittima difesa in fattore che elimina la struttura materiale del reato".  Leggi anche: Carlo Nordio smonta le accuse rivolte a Salvini Nordio fa riferimento al disegno di legge, voluto dalla Lega, a ottobre al vaglio del senato: "Le novità maggiori sono tre: la presunzione assoluta di proporzionalità della reazione, quando l'aggredito si difende in casa da un'aggressione violenta, la valorizzazione dello stato di paura di chi reagisce e il pagamento delle spese legali per chi ha dovuto subire questo onere finanziario, perché lo Stato non ha potuto impedirlo".  Leggi anche: Ecco il nuovo testo sulla legittima difesa Agli ex colleghi dell'Associazione Nazionale Magistrati, che temono la riforma, Nordio risponde: "Avevano paura anche per la legge sulla legittima difesa voluta da Roberto Castelli, io avevo detto loro che non sarebbe cambiato nulla e così è stato. Mentre questa volta è diverso, con questa proposta non si integra solo l'articolo 52 del codice penale, ma anche il 55". 

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