Marco Travaglio: "Pierre Moscovici è una salma che vuole darci lezioni. Dovremmo ritirare l'ambasciatore"
"Monsieur Pierre Moscovici, nostro nuovo maestro di vita, dopo averci dato degli "xenofobi" e accusati di eleggere "piccoli Mussolini" solo perché non votiamo come vorrebbe lui, ci spiega che tirare fuori una scarpa e poggiarla sui suoi sacri testi è l' anticamera del fascismo". Marco Travaglio, nel suo editoriale su Il Fatto quotidiano difende il leghista Angelo Ciocca e attacca "reo di aver simbolicamente calpestato i fogli della sua relazione che bocciava la manovra economica del governo Conte" e attacca il francese, "una salma ambulante, rappresentante di un partito (quello socialista francese) che vale il 5%" ma che continua "a dare lezioni a un intero continente", "anticipare verdetti su leggi non ancora né lette né scritte", ad alzare "il nostro spread". Mentre il suo Paese, la Francia, "viola i diritti umani e le leggi internazionali perseguitando donne straniere incinte e mandando nottetempo la Gendarmerie a Claviere a scaricarci i migranti indesiderati". Leggi anche: Il leghista e la scarpata-choc a Moscovici? Rovinato da Salvini e Giorgetti Se l'Italia cornuta e mazziata dai Moscovici fosse un Paese serio, conclude Travaglio, "le autorità competenti protesterebbero, magari ritirerebbero l'ambasciatore, cose così, e i relativi giornali scriverebbero due righe a nome dei cittadini che si sentono lievemente offesi dalle accuse di fascismo e di razzismo perché votano come pare a loro. In Italia invece, a parte i soliti populisti sovranisti, non protesta nessuno".