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Alessandro Sallusti, la verità sulla "furbata" di Matteo Salvini sulla prescrizione: "È voto di scambio"

Gino Coala
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Non deve sorprendere se in Europa non prendono sul serio gli italiani, se poi si scopre che il responsabile economico del M5s a Bruxelles, tale Marco Valli, ha millantato di essersi laureato alla Bocconi di Milano, senza averla mai frequentata. Alessandro Sallusti sul Giornale spara a zero sull'ultima bocciatura incassata dall'Italia sulla manovra economica e alza poi il tiro sulla "doppia porcata" che il governo sta portando avanti per spaventare gli avversari, dentro e fuori i confini nazionali. Leggi anche: Di Maio, la crisi isterica del leader: non risponde a Salvini La "doppia porcata" riguarda lo spauracchio della patrimoniale, che torna a giorni alterni a minacciare i risparmi degli italiani. E poi c'è l'accordo "imposto dai Cinque Stelle alla Lega sull'abolizione della prescrizione, detto in altri termini il via libera ai 'processi a vita'". L'effetto immediato della sostanziale abolizione della prescrizione ricade sull'economia, visto che incoraggia gli imprenditori a "tirare i remi in barca o a fuggire all'estero", oltre a scoraggiare gli investimenti dall'estero. Dietro quell'accordo però c'è anche una furbata, scrive Sallusti, e porta la firma di Matteo Salvini: "molto bravo a giocare su due tavoli. A parole si è dichiarato fortemente contrario, addirittura indignato, ma nei fatti ha accontentato l'alleato come contropartita del sì grillino di ieri l'altro al suo decreto sicurezza". Per questo Sallusti non ha dubbi sulla natura del provvedimento che abolisce la prescrizione e spazza via i corrotti, secondo i grillini: "Un voto di scambio sulla nostra pelle, per nulla mitigato dal fatto che la legge entrerà in vigore solo tra un anno".

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