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Matteo Salvini, la querela contro lo scrittore Antonio Pennacchi: "Faccia di cu***... somaro"

Gino Coala
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Lo scrittore Antonio Pennacchi rischia di finire nei guai per una battuta fatta su Matteo Salvini. Come ha raccontato a Un giorno da pecora su Radiouno lo stesso vincitore del premio Strega, la procura lo sta indagando per oltraggio a corpo politico per alcune frasi pronunciate nei confronti di Salvini: "Ho detto né più né meno che quel che ha detto Di Battista a Renzi e alla Boschi. Solo che a me il ministro ha querelato". Leggi anche: Scissione Pd, Pennacchi alla Zanzara: "Renzi è uno stronzo arrogante, da giovane lo avrei gonfiato di botte" In studio provano a ripescare la frase dello scrittore, che più o meno diceva: "Se tu fai il ministro e sproloqui a più non posso, sei solo un somaro che raglia, se non studi e non conosci queste cose. E se invece le conosci, allora sei una faccia da culo che mente, sapendo di mentire". Pennacchi cerca di chiarire: "Non ho detto esattamente questo, non ho detto che Salvini è questo. Ho detto che se fai il barbiere o il macellaio puoi anche aprire bocca senza documentarti. Ma se fai il ministro e parli senza documentarti invece... è un taglio ipotetico insomma".

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